Roma, 29 giugno – “La partecipazione straordinaria all’assemblea nazionale di Sud Chiama Nord tenutasi ieri a Fiumedinisi ha segnato una nuova carica e una rinnovata determinazione per il movimento. Circa cinque ore di intenso dibattito e confronto hanno dimostrato la resistenza e la passione dei partecipanti con iscritti e comitati provenienti non solo da altre province della Sicilia, ma anche da altre regioni. È stata l’occasione per fare il punto sui risultati delle elezioni europee e delineare le strategie future. Da oggi mi concentrerò esclusivamente sulla Sicilia, e sui siciliani. Non mi interessa la politica dei salotti romani, dei compromessi. Non ho intenzione di cedere a lobby o gruppi di interesse. Sono abituato a stare sulla terra, in mezzo alla gente. E da qui ricomincio, da qui si riparte tutti insieme”. Lo afferma il leader Cateno De Luca.
“Chi pensava di averci sconfitto – ha aggiunto – dovrà affrontare una brutta sorpresa. Ripartiamo con determinazione dai due pilastri dell’azione politica di Sud Chiama Nord: la scuola di formazione politico-amministrativa e la militanza a punti. Formazione e confronto, con sacrificio e passione, saranno le nostre linee guida”.
“Io, sindaco della Sicilia, insieme a voi, per voi. Ho giurato che farò di tutto per riscattare la mia terra e farò di tutto per raggiungere questo obiettivo. Le cose cambiano sporcandosi le mani e gestendo e siamo abituati a farlo, andando oltre ogni tipo di approccio ideologico”. Nel corso dell’Assemblea è emerso che De Luca riprenderà il ruolo di capogruppo all’Ars. Dal palco di piazza San Pietro, Ismaele La Vardera ha chiesto a De Luca di assumere l’incarico e guidare il Gruppo nell’azione parlamentare. Il progetto nazionale non è archiviato, anzi. Il compito di portarlo avanti ottimizzando quanto costruito fino a oggi è stato affidato ufficialmente alla presidente Laura Castelli e al deputato nazionale Francesco Gallo. Toccherà a loro portare avanti la strategia nazionale Libertà, valorizzando il significativo incremento di consensi a livello nazionale rispetto alle politiche del 2022.
