Biden disastroso nel dibattito contro Trump – .

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Oggi non possiamo evitare di parlare di dibattito tra Biden e Trump e vorrei iniziare subito col dire che è chiaro che Biden ha perso.

Un dibattito che vorrei segnalare, voluto dallo stesso Biden per rilanciare la campagna contro Trump ma che invece si è rivelato controproducente poiché è stata una chiara sconfitta per Biden, come ha dimostrato il Presidente non è più fisicamente idoneo a condurre una campagna elettorale Duro e sporco come quello del 2024, ha rivelato ciò che doveva dissipare, ovvero i profondi dubbi – ormai certezze – sullo scarso rendimento, sull’età eccessivamente avanzata e sulla fragilità di Joe Biden.

Questo mette di fronte a Partito Democratico: un dilemma che fino a oggi aveva preferito rinviare, ma che non può più essere rinviato: vogliamo davvero vincere queste elezioni? E se sì, come possiamo convincere Joe Biden a rinunciare alla sua candidatura?

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Infatti è stata subito lanciata una campagna per convincere il Presidente a farsi da parte, segno che già esistevano profondi dubbi e che il dibattito non ha fatto altro che confermarli e che ha portato a tutta una serie di commenti unanimi sulla necessità di cambiare candidati nel Pd.

Vorrebbero fare pressione sulla moglie di Biden per farlo ritirare, solo così, solo facendosi da parte potrebbe garantire che i democratici abbiano la possibilità di vincere.

Perché a Biden non è stato proposto prima un candidato alternativo? Perché siamo arrivati ​​a questo punto – direi disastroso – per prendere questa decisione? Per una serie di fattori: il primo è la paura di Trump, cioè la convinzione che fosse una figura troppo potente contro cui schierarsi e la convinzione che un candidato troppo progressista avrebbe fatto il gioco di Trump, mentre invece sembrava meglio batterlo dal centro con qualcuno come Joe Biden.

Lo si è deciso soprattutto perché si credeva che con uno sfidante come Trump sarebbe stato meglio eliminare la dialettica interna, visto che lo svantaggio di Trump poteva bastare a convincere l’elettorato. che sarebbe stato troppo rischioso votare nuovamente per un candidato sotto processo e imprevedibile come Trump.

Ma questo oggi è un grosso problema perché ha impedito l’emergere di un’alternativa plausibile e conferma ancora una volta la crisi, il momento di difficoltà degli Stati Uniti anche a livello politico e sociale.

Quindi ora c’è anche per il Pd il problema di trovare una figura che possa non solo un partito ma un Paese così diviso: Le linee di faglia americane rappresentano divisioni molto profonde e hanno finito per creare due nuove generazioni di politici, una repubblicana e una democratica, che faticano ad attirare il consenso di quella fascia di elettorato al centro (che non è necessariamente moderata ma disimpegnata in politica).

Uno dei motivi per cui il dibattito è andato così male per Biden non è stata solo la prestazione fisica, anche se sul palco ci fosse stato un giovane candidato che avesse detto le stesse cose che ha detto lui. ha detto Biden ma con più convinzione non sarebbe andata comunque bene. Un’America che dopo lo scontro è comunque apparsa sconcertata dalla performance dell’attuale presidente.

Con questo intendo dire che Biden ha difeso il suo lavoro – il che è comprensibile perché ha ottenuto molti risultati di cui vale la pena vantarsi – ma lo ha fatto in un modo troppo meccanico.elencando una serie di punti, di dati che lo spettatore fatica a memorizzarenon c’è stata una spiegazione più ampia di come ciò renderà l’America forte.

Infine, nel discorso dei candidati è mancata una visione del futuro, quando invece la fascia dell’elettorato che deciderà queste elezioni sarebbe interessata a sentire qualcosa sulla possibilitàe lo scenario post-voto che si aprirebbe.

Entrambi i candidati hanno parlato ossessivamente delle loro azioni o di quanto sarebbe stata terribile l’alternativa, e nessuno dei due ha articolato una proposta chiara per far uscire l’America dalla crisi. questo momento di stagnazione e questi elettori decisi sono quindi allo stesso tempo anche indecisi, soprattutto i giovani neri e ispanici, cioè la coalizione che ha mandato Biden alla Casa Bianca nel 2020 e che è molto restia a votarlo di nuovo perché negli ultimi anni la qualità della vita è stata molto erosa a causa dell’inflazione e si sente in qualche modo minacciato dall’immigrazione incontrollata: 7 milioni di persone sono entrate sotto lo sguardo di Biden dal Messico quindi la sensazione di vivere in una maggiore precarietà economica e lavorativa pervade.

Potremmo optare per una Kamala Harris al posto di Joe Biden? In verità credo che sia molto difficile che ciò avvenga perché avete provata incapacità amministrativa, tuttavia al momento non ci sono alternative. Restiamo quindi tutti in attesa dei prossimi sviluppi.

Di Mara Beltramolli

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