“Seppellite le vostre asce e rimboccatevi le maniche” – .

“Seppellite le vostre asce e rimboccatevi le maniche” – .
“Seppellite le vostre asce e rimboccatevi le maniche” – .

LECCE – L’arcivescovo di Lecce Michele Seccia interviene sul grave episodio intimidatorio verificatosi all’indomani della conclusione del ballottaggio che ha decretato la vittoria di Adriana Poli Bortone a sindaco della città. Un plico con una lettera minacciosa, con chiari riferimenti alle recenti elezioni amministrative, e con un proiettile, è stato recapitato martedì scorso a casa del deputato democratico Claudio Stefanazzi ed era indirizzato, oltre che a lui, anche all’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci (come riportato in precedenti articoli).

“Non ci sono parole per commentare l’ignobile fatto di cronaca che in questi ultimi giorni – come se non bastassero i veleni della campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Lecce appena conclusa – ha turbato ancora di più la quotidianità dei leccesi”: è l’incipit del commento dell’arcivescovo che riportiamo integralmente di seguito.
“L’indignazione non basta, la mia è una netta condanna del vile gesto commesso nei confronti dei due esponenti politici. Lavorare insieme per il bene comune, come ho ribadito l’altro giorno rivolgendo gli auguri al nuovo sindaco della città, è una scelta nobile che non ammette pause e soprattutto non può essere oggetto di insulti, soprusi, intimidazioni e ancor meno delle minacce, velate o palesi che siano.
Mentre confermo la mia stima, la mia personale vicinanza e la solidarietà dell’intera comunità diocesana verso Stefanazzi e Delli Noci, auspico vivamente che gli inquirenti, nell’esercizio del loro silenzioso e benemerito servizio, risalgano al più presto agli autori di questo fatto criminoso, affinché chiunque lo abbia commesso venga punito secondo quanto prescrivono le regole della sana convivenza.
Ai vincitori e agli sconfitti, agli eletti e ai non eletti, chiedo un atto di coraggio: seppellite le asce della ‘battaglia elettorale’ e rimboccatevi le maniche nel confronto dialettico affinché la rappresentanza civica assegnata dal voto democratico sia agli esponenti della maggioranza sia a quelli dell’opposizione, presunti ‘migliori’ tra noi, diventi strumento di unità e contribuisca al bene comune.
Auguro a tutti i cittadini leccesi giorni migliori affinché la pace sociale torni ad essere il filo conduttore della vita della comunità civile nella continua ricerca di un dialogo fruttuoso che non possa che generare frutti di sviluppo e di benessere per tutti, soprattutto per i più bisognosi”.

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