Coldiretti, Luca Ciacci rappresenta le Marche all’Oscar Verde nazionale – .

Coldiretti, Luca Ciacci rappresenta le Marche all’Oscar Verde nazionale – .
Coldiretti, Luca Ciacci rappresenta le Marche all’Oscar Verde nazionale – .

È l’agri bar di Luca Ciacci, giovane agricoltore di Isola del Piano, nel pesarese, l’idea geniale che rappresenta l’agricoltura marchigiana alla tappa nazionale degli Oscar Green. Nominato per la categoria “Campagna Amica”, Luca ha portato un alimento sano ed energetico prodotto a km zero per gli amanti dello sport o per chi vuole mantenersi in forma. L’agri bar, realizzato con il sostegno della rete Campagna Amica e Coldiretti Giovani Impresa, contiene tutti ingredienti locali come cereali, frutta secca e miele e vanta valori nutrizionali studiati da un nutrizionista esperto nel settore fitness. Un’idea innovativa che, già premiata con l’Oscar regionale lo scorso luglio, ha oggi trovato i riflettori nazionali in occasione della cerimonia organizzata all’interno del Villaggio Campagna Amica che si svolge a Venezia (fino a domenica). “Un’alternativa al cibo spazzatura che ti permette di fare uno spuntino sano, personalizzabile se vuoi in base alle diverse esigenze alimentari – spiega Ciacci – Perfetto per chi fa sport, ma anche come spuntino proteico veloce o anche come sostituto del pasto abbinato a un succo biologico per chi ha pochissimo tempo a disposizione tra un impegno e l’altro. Un alimento proteico sano, che non viene preparato in laboratorio, non utilizza prodotti di sintesi, né alcuna farina di grillo ma solo ingredienti agricoli garantiti e certificati da giovani agricoltori della zona”. Luca non è nuovo a questo tipo di premi. Già nel 2022 aveva vinto il premio regionale nella categoria “Coltiviamo solidarietà” per i progetti di cultura della legalità realizzati, tra cui itinerari turistici e didattici, in collaborazione con la Fattoria della Legalità, bene sequestrato alla criminalità organizzata e restituito alla comunità. In generale, l’agricoltura si sta rivelando un’opportunità per i giovani marchigiani. Se nell’ultimo decennio nella nostra regione circa il 35% delle imprese giovanili di tutti i settori hanno chiuso i battenti, dal 2015 ad oggi nel settore primario il dato è pari a +26%. Il segno di una resilienza dei giovani agricoltori che è però messa a dura prova da troppi ostacoli che impediscono o rallentano l’ingresso e la continuità nella gestione delle imprese agricole. Soprattutto, nelle Marche, oltre alla burocrazia, all’accesso al credito, alla mancanza di infrastrutture, alla diffusione dei cinghiali che devastano i raccolti, alla concorrenza sleale dei prodotti esteri. Secondo gli ultimi dati Ismea, sono quasi 1.400 le imprese marchigiane del settore agricoltura, silvicoltura e pesca gestite da under 35. La nostra regione ha uno dei tassi di laureati più alti tra gli imprenditori agricoli in Italia (22,6%), dietro a Umbria e Toscana. Un settore agricolo giovane capace di diversificarsi affiancando alla propria attività principale altre attività collaterali come trasformazione, vendita diretta, e-commerce, servizi agrituristici o didattici, stage, inserimenti lavorativi e tutti i progetti tipici dell’agricoltura sociale. In generale, i giovani agricoltori italiani rappresentano l’eccellenza europea. Secondo l’analisi Divulga sugli ultimi dati Eurostat, le aziende agricole gestite da under 35 in Italia generano una produzione standard di 4.296 euro per ettaro, circa il doppio della media europea di 2.207 euro per ettaro, e ben superiore alla Francia (2.248 euro per ettaro). , Spagna (1.828 euro per ettaro) e Germania (2.749 euro per ettaro).

c.s

 
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