by Laura Valdesi
“Mi stai cercando? Non ho fatto niente di speciale», dice sorpresa e divertita allo stesso tempo la studentessa 18enne che ha ‘prestato’ il volto alla Madonna del Drappellone mistico di Giovanni Gasparro. «Per i miei lavori utilizzo sempre persone reali», ha raccontato l’artista a La Nazione. La giovane donna dai capelli neri e ricci che le incorniciano il volto, circondata da angeli, è Eleonora Sabatino. Vive a Cellamare di Bari, e ha compiuto 18 anni lo scorso ottobre. E a Siena non ha mai messo piede. “Ma ora guarderò la diretta del 2 luglio, non sapevo nulla della tua festa. E verrò sicuramente a visitare Siena con la mia famiglia», dice la giovane. Sta aspettando di conoscere i risultati degli esami di maturità. «Mi iscriverò all’università per studiare psicologia, ma mi piacerebbe lavorare nel settore della comunicazione», spiega.
Andiamo con ordine: figlio unico?
“Esattamente. Mio padre Nicola è pugliese, mia madre è di origini campane”.
Da quest’ultimo deriva la stirpe di San Pio da Pietrelcina.
“Era cugino del nonno di mia madre il cui cognome è appunto Forgione”.
Una coincidenza molto particolare, visto che è stata lei a ‘prestare’ il suo volto alla Vergine nel mistico Palio di Gasparro. Come ha conosciuto l’artista?
“Non lo conoscevo. Faceva da tramite per un’amica di mia madre, che cercava una modella per dipingere la Madonna. Gli avevano parlato di me. Avendo visto la foto, ha chiesto se c’era disponibilità”.
Lusingato?
“Certo, non è una cosa comune. Un onore. Ho accettato immediatamente. Mi sono state scattate alcune foto che ha utilizzato per il suo lavoro.
Ti è piaciuto il Palio?
“Una strana sensazione vedere il mio volto ritratto e poi con quel velo. Una sorpresa, certo che mi ha impressionato. È gratificante.”
Lo aveva visto prima che lo portassero a Siena?
“Assolutamente no! L’ho scoperto il 26 giugno così come è arrivato.”
Era molto fedele nel riportare i tratti del suo viso.
“Molto”.
Cosa dicono i suoi genitori?
“Molto contenti. Forse loro sono ancora più consapevoli di me perché avevano già sentito parlare del Palio di Siena”.
La Contrada che si aggiudica il Drappellone può invitarla alla cena della vittoria.
“(Sorride, ndr). Per me è tutto nuovo. Forse dopo aver visto il Palio del 2 luglio potrò provare altre sensazioni ed emozioni.”
