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Non solo piazza Generale Cantore in stato di degrado, ma anche altre zone di Trento restano per giorni in balia di rifiuti che non vengono raccolti tempestivamente.
La foto in evidenza sopra è stata scattata in very central via Perini e i relativi sacchi dei rifiuti sono stati lasciati in bella vista per diversi giorni sul viale trafficato prima di essere raccolti.
Stessa cosa nel centralissima via S. Croce la pila di borse in bella vista appoggiata al muro della Fondazione Kessler.
In altre città si fa obbligo di esposizione solo la sera antecedente il giorno dell’effettivo ritiroche però si svolge con puntualità cronometrica al mattino presto, anche prima dell’alba.
A Trento, però, oltre a si sono formate pile di sacchi nel corso di diversi giorninon è raro imbattersi in mezzi per la raccolta dei rifiuti in orari diversi, anche pomeridiani, a volte con ricadute negative sulla viabilità, dato che il servizio inevitabilmente intasa le strade.
Se ne parla molto Numeri da record nella raccolta differenziata dei rifiutiil che va riconosciuto, come prova della buona volontà dei cittadini, ma lo scopo non è quello di migliorare un servizio tale per essere eccellente deve essere “invisibile”.
L’invisibilità secondo me allora deve necessariamente passare anche attraverso la costruzione di un inceneritorevisto che la discarica”ecomostro” di Ischia Podetti è tutt’altro che poco visibile e potrebbe presto metterci nella tragica situazione di Roma o Napoli di non poter più raccogliere i rifiuti.
Un problema che – chiunque ne abbia la responsabilità a Palazzo Thun – finirà per consegnarsi ai posteri senza alcuna soluzione, temo, se non un possibile cambio di passo e di governo.
edited by Stefano Sforzellini
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