“Ma le reti ci hanno deliberatamente ignorato” – .

“Ma le reti ci hanno deliberatamente ignorato” – .
“Ma le reti ci hanno deliberatamente ignorato” – .

“Cambierò seimila euro per i mobili di un ministro”. E ancora “Vincerò il Tour prima di ottenere rimborsi”. Dovevano essere “arrabbiati” gli alluvionati che domenica hanno accolto il Tour de France a Faenza e che, in bicicletta, sono stati protagonisti di una pedalata pacifica per le vie della città, per tenere alta l’attenzione sulla loro situazione a più di un anno dal disastro del maggio 2023. Ma, come si legge sui cartelli esposti al loro arrivo in piazzale Sercognani, non hanno certo perso l’ironia e il senso dell’umorismo.

L’iniziativa, ribattezzata “Le fatiche degli alluvionati faentini tra Alpi e Pirenei della burocrazia”, è stata promossa dai comitati di Borgo e Ponte Romano. La loro proposta di fare un giro in bicicletta un’ora prima del passaggio della carovana della Grande Boucle è stata in parte accolta. Il gruppo, infatti, vestito con maglie gialle con il logo degli “Alluvionati arrabbiati”, si è ritrovato molto prima, con appuntamento alle 8 in via Golinelli e ha attraversato le zone della città più colpite, doppiamente, dall’alluvione. Il gruppo si è poi ritrovato al traguardo in piazzale Sercognani. Lì è stato appeso uno striscione di tre metri per tre, anch’esso ‘marchiato’ “Alluvionati arrabbiati”.

“L’obiettivo di dare visibilità ai comitati, alle istanze dei cittadini con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulla nostra situazione – commenta Marcello Arfelli, rappresentante del comitato Borgo – è stato quasi completamente raggiunto. Siamo felici che l’evento si sia svolto in un clima sereno, senza alcuna provocazione. Volevamo solo portare avanti una protesta pacifica e ci siamo riusciti. Quando ci siamo incontrati per il giro della mattina, in piazzale Sercognani c’erano già una novantina di persone con la maglia gialla degli alluvionati”.

Uno spettacolo bellissimo, che ha attirato anche le telecamere delle emittenti televisive nazionali. “Avevamo una troupe della trasmissione ‘Carta Bianca’ condotta da Bianca Berlinguer che ci ha accompagnato fino al traguardo. Peccato però per le emittenti nazionali e internazionali che seguono il Tour de France: hanno continuato e ci hanno dato volutamente ignorato. Ci ha fatto un po’ sorridere, perché il nostro striscione era ben visibile da diverse posizioni”, continua Arfelli.

La colonna sonora della pedalata è stata l’immancabile ‘Romagna Mia’, cantata sia mezz’ora prima che durante il passaggio dei corridori. “L’abbiamo cantata con l’accompagnamento di un nostro amico colpito dall’alluvione, che è un grande e noto fisarmonicista – aggiunge Arfelli -. È stata una grande emozione, così come l’incontro con i rappresentanti degli altri comitati. Abbiamo allacciato rapporti importanti e vogliamo continuare a tenere alta l’attenzione anche con nuove iniziative. Abbiamo già in programma una serata, il prossimo 16 luglio, in cui verrà proiettato il film ‘Romagna Tropicale’ presso l’arena estiva del Cinema Teatro Europa, a Faenza. Nei prossimi giorni daremo ulteriori dettagli, ma nel frattempo cerchiamo di coinvolgere anche gli scienziati, per avere un punto di vista critico e avviare riflessioni serie sulle questioni ambientali”, conclude Arfelli.

 
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