L’operazione odierna giunge all’esito di un’attività investigativa condotta dai militari della Tenenza di Bisceglie, svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani, scaturita dall’indagine a carico di due indagati di nazionalità albanese – la cui posizione è stata separata – dai quali sono emersi collegamenti tra i predetti ed alcuni soggetti biscegliesi, oggetto di successive indagini che hanno consentito – attraverso attività tecnica e dinamica – di acquisire un importante compendio di indizi a loro carico per i fatti contestati.
L’indagine ha consentito di raccogliere elementi in ordine all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti – il cui approvvigionamento avveniva dal Nord Italia – nonché di importazione, trasporto e vendita di contrabbando di tabacchi lavorati esteri – giunti nel porto di Bisceglie via mare, a bordo di imbarcazioni da pesca locali – svolta in quel centro cittadino da soggetti legati tra loro da stretti rapporti di fiducia – costruiti su assidua frequentazione – e di decifrare il peculiare linguaggio criptico utilizzato da alcuni degli indagati nelle conversazioni telefoniche.
Nel corso delle indagini – durate fino al febbraio scorso – tre persone sono state arrestate dai Carabinieri della Tenenza di Bisceglie nell’atto di commettere il reato di contrabbando di 1120 kg. di tabacchi lavorati esteri e sono stati effettuati numerosi ulteriori accertamenti, dimostrando che l’attività criminosa continuava – senza interruzione – nonostante gli interventi repressivi messi in atto dai militari.
Gli imputati, secondo l’orientamento accusatorio accolto dal gip – ferma restando la valutazione nelle successive fasi dibattimentali condotta anche alla luce del contributo della difesa – sono ritenuti responsabili – a vario titolo – di numerose cessioni di sostanze stupefacenti, nonché di per quanto riguarda l’introduzione e la vendita di tabacchi lavorati esteri di contrabbando. Dopo aver espletato le procedure formali, 4 soggetti sono stati associati alla competente Circoscrizione Circondariale, mentre 9 soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
È importante sottolineare che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che – all’esecuzione dell’odierna misura cautelare – seguirà l’interrogatorio di garanzia e il contraddittorio con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in relazione ai reati contestati, dovrà essere accertata nel corso del dibattimento nel controinterrogatorio tra le parti.