L’effetto Tour su Firenze, parla il sindaco – .

L’effetto Tour su Firenze, parla il sindaco – .
L’effetto Tour su Firenze, parla il sindaco – .

Dopo l’elezione, la nuova sindaca di Firenze Sara Funaro è stata subito chiamata a confrontarsi con un nuovo importante impegno: dare la migliore accoglienza possibile e aprire le porte della sua città al Tour de France 2024. Nel capoluogo fiorentino, infatti, grazie al fondamentale lavoro svolto prima del suo insediamento dal suo predecessore Daniele Nardella, è stata infatti la volta dell’inaugurazione della Grande Boucle numero 111, un evento di eccezionale portata internazionale che il sindaco fiorentino, come ci ha raccontato al Parco delle Cascine, ha accolto con entusiasmo e piena consapevolezza di ciò che significava.

La sensazione era che non ci fosse città migliore per ospitare un evento di questa portata. Le tue impressioni, le tue emozioni a riguardo?

Firenze ha sempre avuto un legame molto forte con il ciclismo. Abbiamo avuto grandi campioni in passato, a partire dal nostro Gino Bartali, quindi ospitare per la prima volta la Grande Partenza del Tour in Italia e a Firenze non solo è un’emozione indescrivibile ma è un momento storico che rimarrà negli annali. È un segnale anche per il mondo dello sport e per l’attenzione che dobbiamo avere su questo settore, un segnale molto importante per la nostra città ma, altrettanto, anche per la sostenibilità perché parliamo di un evento sportivo ma, attraverso il ciclismo e le biciclette, si parla anche di sostenibilità ambientale.

Il Grand Depart rappresenta ovviamente anche un’opportunità a livello territoriale per la visibilità del territorio, della città.

Il ritorno non è indifferente e per questo desidero ringraziare il sindaco uscente Dario Nardella che ha fortemente voluto questo momento. Ricordo i Mondiali di ciclismo che si disputarono a Firenze nel 2013: da lì iniziarono i lavori per portare il Tour de France a Firenze. La decisione di realizzare tutto questo è stata presa anche durante la pandemia e pensare in un momento di chiusura come quello al rilancio e alla rinascita della nostra città è stato davvero lungimirante. Questa è un’occasione per lo sport ma anche per la visibilità mondiale della nostra città.

Qual è il tuo rapporto con la bicicletta e il ciclismo?

Non sono una ciclista sportiva ma sono una persona a cui piace andare in bici. Fin da bambina ho sempre girato in bici per la mia città perché Firenze è una città fatta per la bici e come sindaco farò tutto il possibile, come abbiamo già iniziato a fare, per incentivare l’uso della mobilità sostenibile in bici.

E il Tour de France in questo senso potrebbe rappresentare un volano…

Ovviamente. Abbiamo già iniziato sia con la realizzazione di tante piste ciclabili in città (attività che continueremo a fare) sia anche con tutti gli incentivi per l’uso della bicicletta come quello per andare al lavoro. Continueremo in questa direzione e lo faremo anche mantenendo sostenibili i prezzi del bike sharing, questa per noi è una priorità.

(Foto Federico Guido)

 
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