le parole dell’ex giocatore Paolo Baldieri – .

le parole dell’ex giocatore Paolo Baldieri – .
le parole dell’ex giocatore Paolo Baldieri – .

LECCE «Balthazar Pierret a centrocampo, Tete Morente in attacco, Cristian Fruchtl in porta, Kialonda Gaspar in retroguardia. Il Lecce ha ottenuto quattro successi di mercato prima ancora che si aprisse ufficialmente la campagna acquisti e trasferimenti. Tutto questo è frutto di una programmazione che continua senza sosta e dura tutto l’anno. Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica del club salentino, non lascia nulla al caso. Lavora costantemente per individuare i profili giusti per la squadra giallorossa. Le alternative su cui contare nel caso in cui un’operazione non vada in porto. Il manager di Vernole non si fa mai cogliere impreparato e conosce come pochi cosa offre il calcio internazionale. Segue meticolosamente i campionati meno monitorati e individua giocatori nelle serie inferiori. È risaputo che è uno dei migliori in circolazione, ma ho la netta sensazione che in questa seconda avventura con il più grande club del mondo stia dando qualcosa in più, a cui tiene particolarmente». L’ex Paolo Baldieri (116 presenze e 20 gol dal ’91/’92 al ’94/’95) che, residente in città e gestore di un’attività commerciale, conosce bene anche gli umori degli appassionati salentini.

“I tifosi si fidano del presidente Saverio Sticchi Damiani e di Corvino – racconta l’ex attaccante giallorosso – Del resto insieme hanno saputo dare un’impronta ben precisa alla politica aziendale, facendosi apprezzare in tutta Italia. Sono davvero pochi quelli che non la pensano così”. La linea seguita nel calciomercato è ormai chiara. Il Lecce accoglie giocatori poco noti al grande pubblico, giovani in cui Corvino e il direttore sportivo Stefano Trinchera vedono potenzialità interessanti, atleti con una certa esperienza, che hanno bisogno di rilanciarsi o che non hanno mai avuto modo di distinguersi a certi livelli. Spesso provenienti da campionati minori come la Ligue 2 francese o la seconda Liga spagnola. “Questo è l’unico modo per una società di provincia di giocare a calcio senza spendere una fortuna. Ma per unirlo ai risultati ottenuti finora bisogna avere un grande fiuto quando si punta su un giocatore. Bisogna conoscerlo tutto a livello umano, tecnico, tattico e caratteriale. Nella sua lunghissima carriera di dirigente sportivo, Corvino ha lanciato tanti giocatori e per il Lecce è una fortuna averlo alla guida dell’area tecnica. Non è un caso che Sticchi Damiani lo abbia voluto accanto a sé”.

L’acquisto del portiere Fruchtl, titolare dell’Austria Vienna, potrebbe essere il preludio all’addio di Wladimiro Falcone: «Il portiere romano è forte e ha diversi estimatori in Serie A. Non mi stupirei se partisse. Merita un palcoscenico importante ed è legittimo che abbia questa aspirazione. Il nuovo arrivato, però, è un 2000 e la decisione di ingaggiarlo potrebbe essere stata presa anche in vista di una cessione non immediata di Falcone. Corvino tiene conto di ogni aspetto». L’arrivo dell’angolano Gaspar riempie uno dei due posti liberi nel ruolo centrale difensivo, ammesso che Marin Pongracic resti in giallorosso. «Il croato è stato il giocatore del Lecce che ha fatto meglio nel 2023/2024 – rileva Baldieri – Quando Samuel Umtiti ha concluso la sua avventura nel Salento, in molti si chiedevano come sarebbe stato sostituito un pilastro del suo calibro. Ebbene, Corvino non ha esitato e ha optato per Pongracic, nonostante nel 2022/2023 abbia saltato buona parte del torneo per infortunio. Ora si vocifera che più di un club sia interessato a lui. È ragionevole che si sposti altrove anche perché bisogna mettere in conto un paio di cessioni di elementi in vista della rosa e viene anche dall’Europeo, in cui ha faticato contro la Spagna, ma ha dato il meglio di sé contro l’Italia ”.

Sarebbe importante trattenere il centravanti Nikola Krstovic: «Questo farebbe bene al Lecce e anche al giocatore – dice l’ex attaccante – Il montenegrino ha mostrato numeri di prim’ordine. Una seconda stagione nel Salento gli permetterebbe di fare un passo avanti nella sua maturazione. Se acquisirà maggiore costanza sotto porta, a fine campionato il suo valore di mercato sarà molto più alto di quello attuale: il club giallorosso imporrà una quotazione più alta e nel frattempo si sarà avvalso delle sue prestazioni per il secondo gol. stagione di seguito». Il club di via Colonnello Costadura si avvia verso la realizzazione di un proprio centro sportivo: «Questa decisione dimostra come la proprietà abbia un progetto a lungo termine. Avere una struttura è fondamentale soprattutto per dare maggiore slancio all’attività del settore giovanile. Sticchi Damiani, oltre ad essere un presidente appassionato, ha le idee chiare su dove intende portare il suo Lecce e sta investendo anche sulle strutture».

 
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