Un gruppo “senza scrupoli, senza scrupoli” il cui unico obiettivo era fare soldi e per questo ha messo a disposizione la propria caratura criminale e la propria logistica per il traffico di contrabbando di sigarette e droga. Gente pronta a tutto, anche a fingere di essere pescatori, pur di guadagnare il più possibile”. Così il colonnello Massimiliano Galasso, comandante provinciale dei Carabinieri di Barletta-Andria-Trani ha commentato l’operazione coordinata dalla Procura di Trani che ha portato oggi all’arresto di 13 persone tra Bisceglie e la Lombardia, la maggior parte con precedenti penali. Quattro sono finiti in carcere (Diego Lorusso, 35enne residente in provincia di Monza e Brianza, Pietro Vallisa 44enne di Bisceglie, Francesco Sgroni, 58enne di Bisceglie e Adamo Zingarelli di Bisceglie), nove agli arresti domiciliari.
Tra loro ci sono anche due donne, Antonietta Catanzaro, 45 anni, di Bisceglie, e Sanita Karahasanovic, 32 anni, di origine bosniaca, “utili per eludere i controlli”, ha precisato il tenente Alessandro Rundo della stazione dei Carabinieri di Bisceglie. Gli indagati “usavano piccole imbarcazioni sulle quali caricavano il prodotto ittico per nascondere sigarette e droga e indicavano in modo criptico la tipologia di merce illecita trasportata”, ha continuato il tenente. E così ‘cernia’ o ‘orata’ erano un modo per indicare il tabacco che “arrivava per lo più dalla rotta balcanica. La droga, invece, arrivava da Torino per essere venduta a Bisceglie e nei comuni vicini”, ha precisato Galasso.
