tre arresti per estorsione – .

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BRINDISI – Alla base di tutto ci sarebbe un debito di 11.250 euro: la vittima ha ammesso di aver acquistato cocaina “in conto vendita” per quella somma. Non avendo pagato l’importo, sarebbe stata minacciata e avrebbe addirittura consegnato due auto. Per tali fatti, sabato 29 giugno 2024, gli agenti della Squadra Mobile di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip del tribunale di Brindisi, Vittorio Testi. Le indagini, coordinate dal pm Luca Miceli, hanno portato in carcere NS (35enne di Brindisi), GD (35enne di Bitonto, Bari) e JL (33enne nato ad Acquaviva delle Fonti e residente a Bari).

I reati contestati in questa fase – le indagini non sono ancora chiuse – riguardano due episodi distinti. Il primo è una cessione di droga, a scopo di spaccio. Viene contestata ai tre indagati condotti in carcere e alla vittima stessa ed è datata tra maggio e giugno 2022, comunque in un periodo antecedente al settembre di quell’anno. I due indagati baresi avrebbero venduto, a Bitonto, a NS e alla vittima 250 grammi di cocaina ciascuno, al prezzo di 45 euro al grammo, per la vendita a terzi. In conto vendita, appunto. Il debito dovrà essere saldato in un secondo momento.

Proprio il mancato pagamento del debito da parte della vittima avrebbe portato al secondo tipo di reato: l’estorsione collusiva. GD e JL sono considerati dagli inquirenti i concorrenti morali che agiscono come istigatori, mentre la NS di Brindisi è il concorrente materiale, mediatore tra le parti e portatore della maggior parte delle richieste estorsive. La vittima afferma di aver consegnato a queste ultime due auto, precedentemente intestate a familiari, sotto minaccia, nonché la somma di 300 euro in contanti. Tutto sarebbe partito da un arresto della vittima.

In quelle condizioni la vittima non è in grado di pagare. È in questa parte del suo racconto che inizia il calvario, che si esprime soprattutto attraverso minacce via messaggio, tramite un’applicazione di messaggistica istantanea. Si parla anche di uomini armati venuti da Bitonto a Brindisi per cercare il debitore insolvente, ma l’aggravante dell’uso delle armi non viene contestata perché non ci sono prove. Nel giro di un anno vende le due auto alla NS, che saranno consegnate ai baresi. Alla fine la vittima denuncerà l’accaduto. E gli agenti della squadra mobile procederanno ai dovuti accertamenti.

Mercoledì 3 luglio si terrà l’interrogatorio di convalida dei tre indagati. Accompagnati dai rispettivi legali – NS è assistito dall’avvocato Laura Beltrami -, davanti al giudice Testi, potranno fornire la loro versione dei fatti e difendersi dalle accuse.

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