«Cercano in tutti i modi di dirci che Gallarate è diventata più pericolosa a livello stradale ma trascurano di dirlo quando erano loro a comandare era ancora più insicuro” .
Lo dice il sindaco Andrea Cassani, che così “contrattacca” rispetto all’ultima conferenza stampa dell’opposizione sul tema della sicurezza stradale, in cui i dati di Gallarate sono stati confrontati con quelli di altre città della provincia. «E lo dimostrano sia i dati della Polizia locale sia quelli dell’Istat».
«Ora, bisogna dire che questi dati non sono esattamente infallibili perché, come spiega la nota metodologica allegata alle stesse tavole ISTAT, le informazioni vengono raccolte sulla base delle comunicazioni che arrivano dagli enti pubblici locali (Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Locale…) e laddove questi non siano presenti sul territorio o non rilevino incidenti, le denunce non vengono conteggiate» ha esordito Cassani. «Tanto che leggendo i dati suddivisi per comune emerge che in provincia di Varese il 12,5% dei comuni non dichiara nemmeno un incidente semplice (anche senza feriti) nel corso del 2022: un dato piuttosto improbabile».
I l Il confronto proposto dall’opposizione si riferiva soprattutto alle altre città della provincia (Varese, Busto, Saronno) e a Milanocontesti più o meno comparabili, proporzionalmente rispetto al numero degli abitanti. Dati più gravi sono stati citati sia nell’incidenza generale degli incidenti (incidenti ogni 1000 abitanti), sia in quella dei morti e feriti (calcolati su uno ogni 100mila abitanti),
Il punto secondo Cassani, però, sta nella presenza di autostrade e strade Anas nel territorio gallaratese: «I dati ISTAT comprendono anche gli incidenti avvenuti su superstrade e autostrade (un dato che rende non comparabili i comuni in cui non ci sono strade extraurbane). Tanto che confrontando questi dati con quelli in nostro possesso emerge che le “nostre” arterie di competenza di Anas e Autostrade aumentano nell’anno in questione del 50% i decessi sulle strade e di oltre il 25% gli incidenti con feriti rispetto ai dati della Polizia Locale.
Allora la disputa riguarda proprio la gravità complessiva dei dati. «Le opposizioni non se ne sono accorte, o forse lo stanno trascurando consapevolmente. per ricordare che il dato complessivo dei morti o dei feriti in città (contando sia le strade cittadine che le arterie extraurbane), nel 2022 risulta ancora inferiore a quella del 2015”.
Sono proposti precisamente due dati: quello del 2015, con 4 morti e 388 feriti. E quelli già citati del 2022, 3 morti e 383 feriti.
Le due date scelte non sono casuali: Cassani le cita per confrontare i dati di un anno della sua amministrazione con quelli di un anno in cui è stato al governo il centrosinistra (va ricordato che non tutti i partiti di opposizione sono di centrosinistra) . Per questo Cassani parla di “pessimi dati statistici che hanno caratterizzato il quinquennio in cui il centrosinistra ha governato a Gallarate”. Anche se morti e feriti restano anche oggi, al di là delle polemiche politiche.
