Mata e Grifone, la storia dei giganti calabresi – .

Mata e Grifone, la storia dei giganti calabresi – .
Mata e Grifone, la storia dei giganti calabresi – .

Mai sentito di Giganti calabresi? Vieni a scoprire la storia di Mata e Grifonela famosa coppia di Giganti di Calabriae la loro sfilata folkloristica per le vie dei paesi: la famosa Danza dei Giganti.

Una delle ricorrenze più amate dalle antiche tradizioni calabresi, la Danza dei giganti mette in scena la storia dei due protagonisti, i burattini Mata e Grifoneche rappresentano rispettivamente una nobildonna bianca e un guerriero moresco-saraceno.

Adulti e bambini saranno coinvolti in un divertente percorso, attraversando le vie dei paesi in festa, al suono dei tamburi che accompagnano l’ingresso del Giganti di Calabria!

I Giganti Calabresi, Mata e Grifone

Parte integrante del folklore locale, i I giganti calabresi Mata e Grifone essi vengono infatti identificati con i leggendari fondatori della città di Messina. Motivo per cui la loro diffusione geografica riguarda soprattutto la costa dell’ Medio e Basso Tirrenotra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabriae il Basso e Medio Ionio fino alla provincia di Catanzaro.

Che è vero Storia dei Giganti Calabresi?

Nei racconti popolari si racconta che una regina fu rapita da un re dalla pelle scura che veniva da molto lontano (probabilmente un turco ottomano). La stessa versione si può trovare anche nella cultura popolare spagnola, motivo per cui si ritiene che la Storia dei Giganti Calabresi, Mata e Griffinrisale al periodo della dominazione spagnola in Calabria.

In particolare, pare che le statue dell’ Giganti di Calabria sono del tutto simili a quelli utilizzati nelle processioni di alcune città spagnole, come Tarragona, per la festa di Santa Tecla.

Luke Fregola

Trasmutato a Messina in omaggio alla Vergine Maria, Mata e Grifone sbarcano sulle coste calabresi con banda e tamburi al seguito. Tra le varie sfilate che vedono protagonisti i Giganti di Calabriadue su tutti meritano di essere vissuti con tutta la famiglia.

IO Giganti calabresi Di Tropea (VV) che sfilano per le vie di uno dei I Borghi più Belli d’Italia in occasione di un anniversario molto sentito: The Tri da’ Cruci (I tre della croce), rievocazione storica di Battaglia di Lepanto, che si svolge ogni anno il 3 maggio.

In questa circostanza, Mata e Grifone sfilano per le vie del paese in compagnia delle sagome delle imbarcazioni saracene sconfitte, date alle fiamme insieme a quella di un cammello. Qui, là Storia dei Giganti Calabresi si intreccia con quella della partecipazione di ben 1200 cittadini tropeani alla Battaglia di Lepanto (1571), dove si coprirono d’onore scacciando gli invasori.

L’altro grande evento con protagonisti Mata e Grifone e il Danza dei Giganti Di Palme (RC).

La città di Costa Viola vanta una tradizione secolare di Giganti calabresi. In questo caso la loro adozione richiama l’evento storico legato alla presenza del conte Ruggero I, che proprio un Palme radunò i suoi eserciti per invadere la Sicilia, motivo per cui la sfilata dei Giganti calabresi qui è associato ai cavalli di cartapesta.

Mata e Grifone sono i protagonisti di un vero e proprio palio (“Palio dei Giganti”) che si svolge per le vie cittadine nel giorno della festa di San Rocco (16 agosto). Il palio è un lungo e pesante palo di legno da cui pende un drappo rosso, che viene fatto girare intorno alla città inchinandosi ai fedeli con un movimento leggero, che vuole simboleggiare una carezza della Madonna. Il cavallo di cartapesta segue il Danza dei Giganti in un’atmosfera festosa.

La danza dei giganti

Come abbiamo detto, la radice storica di Danza dei giganti è di probabile origine aragonese.

IO I giganti calabresi Mata e Grifone Si tratta di due imponenti pupazzi di cartapesta, vestiti con abiti variopinti e insegne regali, portati a spalla o trainati al ritmo dei tamburi in occasione di festività cattoliche o di particolari rievocazioni storiche.

L’anniversario della Danza dei Giganti È ricco di significati e simboli che si sovrappongono a riti pagani e cristiani. Il corteo è accompagnato dal tipico e martellante ritmo dei tamburi, a cui si aggiunge l’applauso della folla di fedeli e semplici curiosi.

La cadenza ritmica del “percussione” segna la danza del Giganti di Calabriache attira grandi e piccini da lontano.

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