Stop al lavoro precario, si dimette Zarba – .

Stop al lavoro precario, si dimette Zarba – .
Stop al lavoro precario, si dimette Zarba – .

Notizie positive da Palermo, mentre dal mercato di Vittoria (Ragusa) continua il conflitto. Nel capoluogo di regione le concessioni per i commercianti all’ingrosso dell’ortofrutta diventano settennali e quindi non serve più la spada di Damocle dell’autorizzazione annuale. Stop alle proroghe. E parte dal Comune la ricerca di una nuova area. Ancora problemi a Vittoria dove persiste una situazione di tensione. Alla fine Giuseppe Zarba, presidente dell’associazione commercianti dell’ortofrutta di Vittoria, ha presentato le dimissioni.

Zacco: “Stop al lavoro precario”

Le nuove regole sono state accolte positivamente a Palermo: “Esprimo apprezzamento per il lavoro svolto dagli uffici generali mercati che in sinergia con gli operatori commercialicioè con l’amministrazione comunale, stanno procedendo al rilascio del concessioni di sette anni per gli operatori dei mercati ortofrutticoli e ittici, che metteranno il “porre fine alla situazione precaria causata dalle numerose proroghe concesse anno dopo anno”. Una situazione di precarietà non solo per gli imprenditori ma anche per i lavoratori. Non c’era una vera certezza sul futuro in 12 mesi.

Lotta all’abusivismo edilizio

La buona notizia perché coinvolge 66 operatori ortofrutticoli e sette del mercato ittico. Sono centinaia e un mercato importante a livello nazionale. “Un rilancio mirato a garantire continuità lavorativa e occupazionale agli esercenti abituali, mantenendo elevati standard qualitativi dei prodotti offerti ai cittadini e contrastando nel contempo il fenomeno dell’abusivismo edilizio“.

Ora inchinatevi alla nuova area

Zacco ha detto altre parole importanti per i grossisti: “La fase di concessione è stata superata, ora ci troviamo di fronte la sfida di migliorare le infrastrutture e identificare una nuova area che può ospitare i mercati garantire la vivibilità dei cittadini e garantire una regolare circolazione veicolarerendere i nostri mercati alla pari con gli standard europei”. Un chiaro riferimento ad un’epoca inserita nel tessuto urbano.

Zarba resigns in Vittoria

Non c’è pace a Vittoria. Il presidente dell’Acov Giuseppe Zarba resignedLo afferma in una lettera aperta indirizzata al consiglio di amministrazione dove ne spiega le motivazioni: “Le mie dimissioni sono un atto necessario per mandare un segnale alla città”.

La battaglia con il sindaco

Sono state settimane dure, un confronto aspro che è arrivato anche sui social, sul fronte dello scontro. Vediamo cosa scrive il presidente dimissionario: “Le mie dimissioni non sono dovute a mancanza di impegno, entusiasmo o coraggio per il ruolo che sono orgoglioso di aver ricoperto, ma ad altri motivi. Da tempo, in città si è scatenato un un clima di tensione attorno a me e alla mia aziendaattraverso una serie di attacchi mirati. Il sindaco ha pubblicato numerosi post, il cui contenuto è aperto a tutti. Io ho quanto accaduto è già stato segnalato alle autorità competenti e mi limito semplicemente a dire che il continua pressione affinché mi dimetta o, ancora, il controllo da parte della Polizia Municipale effettuato solo ed esclusivamente all’interno del mio garage seguendo un pensiero che ho liberamente espresso sui social, sono certamente sinonimo di un clima di oppressione e terrore che sono costretto a vivere da oltre due anni e mezzo”. Parole molto dure.

Le questioni al centro del conflitto

Zarba ha ricordato nella sua lettera i progetti che non sono arrivati ​​in porto. “Come quello dedicato alla viabilità necessaria per migliorare la sicurezza sul lavoro degli operatori all’interno del mercato o il nuovo progetto mercuriale per aumentare la trasparenza delle transazioni. Tutti progetti che, purtroppo, hanno subito la stessa sorte”.

Un’altra pesante accusa al sindaco: “Ha letteralmente imposto il ritiro di Vittoria Mercati (il famoso carrozzone – chiamato in questi termini dallo stesso sindaco in campagna elettorale) da Italmercati (sappiamo bene che l’ingresso dell’ente gestore era necessario per attingere ai fondi europei), ma anche perché lo stesso sindaco non lo ha mai proposto valida alternativa promessache potrebbero essere utilizzati per ricevere i suddetti fondi”.

Zarba elenca gli obiettivi raggiunti: L’associazione ha operato in collaborazione ea tutela dei produttori, riconoscendo l’importanza della reciprocità dei ruoli svolti, l’uno nei confronti dell’altra categoria. E in questo stesso senso, vorrei anche sottolineare che uno dei nostri obiettivi principali è stato quello standardizzare i prezzi dei contenitori per imballaggioaffinché il produttore possa pagare l’imballaggio esattamente allo stesso prezzo di vendita. Lascio progetti e contatti che sono certo il mio successore, a cui auguro il meglio, saprà utilizzare a beneficio dell’intera comunità”.

Questo il messaggio di Zarba, pronto ad accogliere la versione del sindaco per dare la possibilità di avere due letture diverse della situazione. Resta il fatto che Vittoria – non conosciamo le responsabilità e i dettagli quindi non indichiamo i responsabili – ha perso l’occasione dei finanziamenti europei del Pnrr con cui hanno finanziato, anche con 10 milioni di euro, siti decisamente meno importanti.

 
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