Il prezzo non è giusto, Latte Trento lascerà la Concast-Trentingrana – .

Il prezzo non è giusto, Latte Trento lascerà la Concast-Trentingrana – .
Il prezzo non è giusto, Latte Trento lascerà la Concast-Trentingrana – .
Da sinistra, il direttore e il presidente di Latte Trento, Renato Costa e Sergio Paoli

La Concast Trentingrana aveva anche deciso, proprio nei giorni scorsi, di acquistare latte per le latterie trentine in Alto Adige. Un’operazione ritenuta lesiva degli interessi di Latte Trento

Il Consiglio di Amministrazione di Latte Trento, cooperativa di raccolta e trasformazione del latte trentino (qui per la vendemmia 2023), ha deliberato all’unanimità di abbandonare Concast-Trentingrana, consorzio di secondo livello di cui fa parte. Una lettera inviata tramite posta elettronica certificata da Latte Trento al Consorzio fissa la data di efficacia del recesso al 28 luglio 2026.

Si tratta dell’atto conclusivo di un lungo periodo di incomprensioni tra i vertici delle due cooperative sugli obiettivi strategici del settore lattiero-caseario trentino.

Un forte segnale di contrasto era già arrivato un mese fa quando il rappresentante di Latte Trento, durante l’assemblea del Consorzio di secondo livello, non aveva votato il bilancio, fornendo motivazioni precise. Innanzitutto perché il consorzio stava liquidando un prezzo troppo basso per il Trentingrana che commercializzava anche per conto di Latte Trento. Questo confronto frontale sul prezzo è continuato senza raggiungere un compromesso.

La decisione di Concast di acquistare latte in Alto Adige

Nei giorni scorsi è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la decisione di Concast Trentingrana di acquistare latte per le latterie trentine in Alto Adige. Una scelta che, a detta di Latte Trento, sarebbe entrata in concorrenza con i prodotti propri della cooperativa, principale socia di Concast, che produce circa il 40% del latte dei soci della cooperativa di secondo livello.

Altri motivi della decisione di Latte Trento

Concast è stata criticata anche dalla cooperativa trentina per i risultati deludenti di una politica commerciale e gestionale con cali significativi della produzione di latte.

Come ha ricordato il presidente di Latte Trento, Renato Costa, La cooperativa ha chiuso l’ultimo bilancio con prezzi record, pari in media a 0,67 euro al litro di latte corrisposto ai soci, nonostante la bassa remunerazione del Trentingrana attraverso la commercializzazione da parte di Concast.

Secondo Costa, quindi, si rischierebbe di mettere ulteriormente in difficoltà le aziende agricole già alle prese con costi di produzione sempre più alti che vedono, al loro interno, la presenza di un giovane, come ha sottolineato il presidente della Federazione Allevatori, Giacomo Broch.

Commenti sullo sversamento del Latte Trento

Roberto Simoni della Federazione Trentina della Cooperazione si è detto fiducioso “nella capacità del nostro sistema cooperativo di superare questo momento difficile” e ritiene che Concast-Trentingrana debba “impegnarsi a garantire il benessere dei propri soci e a sostenere lo sviluppo sostenibile del territorio. Ma per farlo servono tutti, nessuno escluso”.

L’Assessore alla Cooperazione della Provincia di Trento Mario Tonina intende capire se ci sono margini per “trovare un accordo indispensabile per la difesa del settore”.

 
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