“Il cambiamento parte da una panchina rossa” – .

“Il cambiamento parte da una panchina rossa” – .
“Il cambiamento parte da una panchina rossa” – .

Colore uno panchina rossa che si trovava grigio e silenzioso fuori dalla loro scuola è stato l’atto finale di un viaggio vissuto dal 40 studenti di due classi del Tutor di Fiorenzuola con il Centro antiviolenza di Piacenza. Adesso quella panchina non passa più inosservata ed è diventata un’insegna, nel campus, accanto al centro di formazione professionale che non insegna solo un mestiere (nel caso di questi 33 studenti e 7 studenti dei corsi per parrucchieri e operatori estetici) ma anche relazionarsi.

Il corso “Contro la violenza sulle donne”, frutto della collaborazione tra Tutor e Centro Antiviolenza di Piacenza – La Città delle Donne ODV, come tutti i progetti ben fatti, ha funzionato come un seme che porta frutto. Gli studenti hanno dedicato un portfolio fotografico al tema per partecipare al concorso visivo della Regione “Clic – Cattura l’immagine. Identificare il cambiamento”.

Parlano di cambiamento le fotografie che hanno vinto la menzione d’onore in questo concorso promosso nell’Anno Europeo delle Competenze. Viene rappresentato un prima e un dopo; nella prima immagine Edoardo e Flora sono distanti e non si guardano, su una panchina grigia. “Perché differenze e diversità – ci spiegano i giovani – se non vengono accolte generano sempre e comunque forme di violenza”. Nella seconda immagine i due sono vicini e sorridono sulla panchina che ora brilla di un bel rosso vivo.

Qualche giorno fa il presidente di Tutor è stato a Bologna Andrea Capellini e il referente della sede di Fiorenzuola Grazia Marchetta ritirato il premio ottenuto dalle studentesse del corso Tutor di Bologna Fiere. “La nostra missione è orientare e formare – ha detto Capellini – Che si traduce non solo nella buona trasmissione delle competenze tecnico-professionali ma anche di tutte quelle fondamentali per lo sviluppo personale come cittadino consapevole”. Il concorso regionale aveva “l’obiettivo di rendere le persone protagoniste nel dimostrare il valore delle competenze per il cambiamento”. “Il nostro intervento – spiegano l’avvocatessa Donatella Scardi, presidente del Centro Antiviolenza e la psicologa Marica Corbetti – si è inserito nel progetto regionale Petra 2.0 che agisce per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza e discriminazione di genere, a cui sono o possono essere soggette le donne che vivono specifiche condizioni di fragilità, a rischio di emarginazione sociale, discriminazione o violenza a causa della loro condizione di migranti”. “Il corso è durato 10 ore – spiega Marchetta, che ha aperto le porte del progetto, in accordo con la coordinatrice dei corsi Tutor Stella Chiussi – I nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno avuto modo di ascoltare in momenti di confronto diretto gli operatori del Centro Antiviolenza, ma anche di condividere riflessioni ed esperienze personali. L’inaugurazione della panchina, alla presenza del vicesindaco Paola Pizzelli, è stato solo il momento conclusivo di un percorso incisivo e prezioso”.

 
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