Maltempo a Torino oggi, è emergenza: gli aggiornamenti – .

TORINO. UN bomba d’acqua ha colpito Torino oggi, a partire dalle 18.30. È stato un acquazzone accompagnato da forti raffiche di vento, partite dalla periferia nord, che in pochi minuti si sono diffuse a macchia d’olio su tutta la città. Il violento acquazzone ha provocato, nel giro di pochi minuti, il crollo di almeno cinque alberi. Quattro di questi sono caduti in corso Belgio, asse Vanchiglietta. Due, in particolare, sono stati sradicati alla base dalla banchina dove erano fissati. Uno è crollato nella zona del giardino Lamarmora, nel cuore di Torino: cadendo è finito sul tetto di un’auto parcheggiata.

Scrittura identica in Corso Duca degli Abruzzi, Corso Traiano, Via Onorato Vigliani and Strada del Pino Nuovo. In corso Agnelli angolo via San Marino è crollata un’impalcatura: non ci sono feriti. Oltre all’allagamento delle strade e della tangenziale, si sono formate grandi pozze d’acqua anche sotto i portici di via Roma e piazza Cln. Molte le chiamate arrivate alla sala operativa dei vigili del fuoco e alla polizia locale.

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Altre filiali, segnalate a Mirafiori Sud, sono crollate sulla carreggiata di Strada Castello. Le strade di mezza città, alle sette, sono allagate. I bidoni della spazzatura sistemati sui marciapiedi, in molti punti, si sono rovesciati e sono finiti in strada.Nel giro di mezz’ora sono arrivate alla stazione di polizia municipale circa trenta segnalazioni, per lo più per alberi e rami caduti.

«Il crollo degli aceri di corso Belgio dimostra quello che diciamo da tempo: si tratta di piante a rischio», afferma Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7, riferendosi alla battaglia tra residenti e pubblica amministrazione per l’abbattimento degli alberi presenti sulla via.



Corso Brianza

Disastri anche in provincia, da nord a sud

Disastri anche in alcuni comuni della fascia sud: alberi caduti sulla strada provinciale, da Pancalieri a Vigone. Porzioni di Vinovo completamente allagate, con numerose chiamate ai vigili del fuoco per piastrelle pericolanti. Pericolanti anche diversi alberi a Moncalieri in piazza Dante, e a Beinasco in via Drosso.



Strade allagate in diverse zone della città (Foto Alberto Giachino – Reporter)

Cirio chiede lo stato di emergenza

Proprio oggi, intanto, dopo le violente piogge che hanno colpito il Piemonte lo scorso fine settimana nelle province del Verbano Cusio Ossola, Torino e Vercelli, il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha firmato il decreto richiesta di stato di emergenza indirizzata al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, e al capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

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Nello specifico, lo era ha interessato il territorio della Valle Anzasca e Valle Divedro della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dell’Alta Val Sesia in provincia di Vercelli e dell’Alta Val Susa, Valli di Lanzo, Valli Orco e Soana e Canavese della Metropolitana Città di TorinoUna prima stima degli interventi necessari per le somme urgenti e per l’immediato ripristino dell’ danni causati dalla perturbazione ammontano a circa 25 milioni di eurosulla base dei sopralluoghi effettuati in queste ore dai tecnici del Dipartimento lavori pubblici della Regione e dalle squadre della Protezione civile.

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Si contano danni e disastri

Nei prossimi giorni Proseguiranno le ispezioni per definire gli interventi di ricostruzione e riduzione del rischio che dovranno essere attuati nelle prossime settimane. Al momento, infatti, è necessario attendere il ripristino del livello del fiume per poter valutare l’erosione dei versanti e degli argini e avere un quadro completo della situazione.

“Voglio ringraziare chi da giorni lavora sul campo – dice Cirio – per sostenere le zone colpite dalle piogge e per consentire il ripristino della sicurezza di strade e fiumi. Siamo stati colpiti da un fenomeno molto violento, il quale fortunatamente non ha causato vittime e che siamo riusciti a contenere grazie alla professionalità delle nostre squadre e anche grazie ai lavori di messa in sicurezza condotti nell’area negli ultimi anni».

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«In poche ore sono caduti circa 200 millimetri di pioggia – spiega l’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi – il che, a maggior ragione considerando il territorio montuoso interessato, costituisce una vera eccezione. Grazie all’intervento di sindaci, vigili del fuoco e protezione civile, in poche ore sono state messe in sicurezza le persone che rischiavano l’isolamento e ripristinata una situazione di vivibilità nei territori”.

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Un vertice con le comunità montane

L’assessore alla Montagna Marco Gallo è pronto a organizzare un incontro con le unioni della montagna Valli Orco e Soana, Valli di Lanzo e Valli dell’Ossola per fare il punto sulla montagna ferita, studiando possibili interventi che vadano oltre quelli legati alla richiesta di Stato dell’emergenza avanzata dal presidente Cirio. “Il cambiamento climatico – spiega – è una delle sfide più complesse da affrontare soprattutto in una regione con un’orografia come quella piemontese che spesso accentua i fenomeni, proprio come è accaduto nelle ultime ore nel Canavese e nel Verbano, rendendo l’assetto idrogeologico stabilità dell’intero sistema più fragile. Per questo credo sia importante fare squadra per creare sinergie che rafforzino il territorio montano”.

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