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«Non è più la fiera di una volta» – .

CREMONA – Le tradizioni sono come le stelle: nascono, raggiungono il loro massimo splendore e poi lentamente svaniscono.. Sta succedendo questo alla fiera di San Pietro? Viene da chiedersi, vedendo alle 22 o poco più di domenica sera molti venditori ambulanti raccogliere la loro merce per lasciare Viale Po. Il viale appare appena illuminato dalle lampadine delle bancarelle e dai lampioni, senza le luci tradizionali che rendevano l’evento molto festoso, almeno per un periodo. Segnali di un lento ma inesorabile declino.

Una bancarella di prodotti sudamericani

E mentre in tanti – ma non moltissimi – passeggiano lungo il viale, c’è chi mette via borse e borsette e confessa: «Non ha molto senso restare. Il giorno è passato, ma non è più il San Pietro di una volta. Un solo giorno è una piccola cosa e non funziona. Altri tempi in cui c’era tutta la città ed era faticoso camminare lungo il viale”. E mentre parla saluta, portando una scatola sul camion. L’immagine alle 22:15 è quella di una fiera in fase di smantellamento, solo pochi anni fa le luci sui banchi si spegnevano dopo la mezzanotte.

Ma i tempi sono cambiati. «Metti dentro le salsicce, nel frattempo pulisco il piatto. Riusciamo ad arrivare a casa prima del previsto», raccontano dall’alto del bancone di uno degli stand gastronomici con patatine, porchetta, salsicce e simili. Eppure i banchi erano tutti pieni. «Tutti i banchi sono stati occupati, anzi alcuni non se ne sono andati subito e sono stati sostituiti da altri due espositori – raccontano gli uffici del Comune che si occupano del commercio ambulante -. In totale c’erano 201 banchi con la possibilità di restare per tutta la giornata di domenica. È il secondo anno che la fiera delle merci si limita a un giorno, una riduzione fatta dopo aver sentito molti dei commercianti coinvolti nel mercato di San Pietro».

Bancarelle smontate

C’è forse bisogno di un rilancio – si dice da più parti -, di una scelta merceologica da esporre. San Pietro ha bisogno di un restyling. Borse, borsette, bancarelle di cibo, scarpe a profusione, cover per cellulari e accessori: erano queste le merci più gettonate, con venditori ambulanti provenienti da ogni dove: tanti indiani, cinesi e commercianti di colore. Tutto il mondo si è radunato per San Pietro dietro e davanti ai banchi, con eleganti abiti mediorientali, colori sgargianti per le donne indiane con i capelli neri legati. In questo si percepisce il senso della festa, ma forse non basta. Dal banco dei gelati Belsit, punto di osservazione storico e privilegiato delle bancarelle di San Pietro: «Non è più la fiera di una volta. L’affluenza è stata costante durante tutta la giornata, ma non c’è più la folla di un tempo». E tra i denti c’è chi suggerisce: «Forse sarebbe meglio tornare indietro di due giorni». Un ritorno al recente passato è alle porte. Vedremo il prossimo 29 giugno 2025.

 
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