MALTRATTATI”
Continuano le “deturpazioni” alle opere di Bianco Carrara, ma l’assessore Gea Dazzi vuole parlare solo di cose belle, il curatore Domenico Raimondi pensa che Carrara sia popolata da gente incurante, e per il sindaco Serena Arrighi l’importante è non rovinare l’atmosfera visto che le opere sono assicurate. Quindi tutto a posto? Nessuno è responsabile? Credo che questa ipotesi sia inaccettabile, soprattutto considerando il fatto che il settore 4 Cultura e Turismo del comune di Carrara ha più professionisti con incarichi diretti di quante palline ci siano in un pallottoliere. Il comune di Carrara ha promosso e prodotto l’evento affidando a un professionista l’incarico di organizzare l’evento “Bianco Carrara 2024” per 35.200 euro, ci saremmo aspettati scelte più appropriate e aderenti alla tutela delle opere. Che fine hanno fatto le opere Paolo Ulian’s “Gomitolo” era ipotizzabile data la sua grande fragilità: sarebbe stato opportuno che fosse esposta al chiuso con adeguati distanziamenti per limitare i contatti con i visitatori. La valorizzazione di un’opera d’arte passa attraverso la sua tutela, conservazione e fruizione da parte del pubblico che la visita. L’assessore Gea Dazzi o è distratta o non conosce il territorio, la cronaca ha registrato diverse criticità nel centro storico di Carrara, era quindi necessario prevedere tutte le modalità per proteggere le opere, perché non sono sufficienti né le telecamere né i passaggi occasionali della Polizia Municipale, in un progetto “adeguato” riferito ad opere esposte all’aperto, devono essere previsti ancoraggi stabili per la sicurezza delle opere e dei visitatori, distanziatori e vigilanza h24.
Ricordo al sindaco Arrighi che quando dichiara che le opere sono assicurate, dovrebbe anche specificare che non tutti gli eventi sono assicurabili, specie se frutto di curiosità o disattenzione. Queste opere non sono state solo maltrattate da genitori distratti e bambini curiosi, ma anche da chi aveva il dovere di proteggerle. Su questo tema presenterò un’interrogazione al prossimo Consiglio Comunale, i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono impiegati i soldi pubblici.
