progetto imprenditoriale nel carcere di Como – Economia e Finanza – .

progetto imprenditoriale nel carcere di Como – Economia e Finanza – .
progetto imprenditoriale nel carcere di Como – Economia e Finanza – .

(Teleborsa) – Si parte da Carcere della contea di Como E nuovo progetto imprenditoriale in carcere promosso da Intesa Sanpaoloil primo gruppo bancario italiano posizionato ai vertici mondiali per impatto sociale e leader europeo nella finanza sostenibile. L’iniziativa è stata presentata insieme al carcere di Como, a Don Gino Rigoldi, ispiratore del progetto, alla Sede Regionale e alle aziende clienti incaricate dalla Direzione Regionale della banca presenti sul territorio che ha sviluppato il progetto coordinato dalla Direzione Commerciale Sales & Marketing guidata da Anna Roscio, per favorire l’incontro tra aziende e lavoratori formati presso il laboratorio creato all’interno del carcere.

Un modello virtuoso di collaborazione tra enti privati ​​e pubblici nell’ottica del bene comune e che coinvolge, oltre al gruppo bancario, la Casa Circondariale e la Direzione Regionale, il gruppo MekTech, specializzato nella progettazione e realizzazione di sistemi e impianti robotizzati, e la cooperativa Ozanam che promuove l’inserimento nel mondo del lavoro di persone in difficoltà.

Il programma ti consente di undici detenuti si specializzeranno nella costruzione di quadri elettrici complessi commissionati da MekTechoffrendo un allenamento tecnico per il rilascio di un attestato di partecipazione al corso di elettricista cablatore e di un impiego, contribuendo al loro reinserimento sociale e alla reintegrazione nella vita professionale. Si tratta di un’attività professionalizzante che consentirà al potenziale collocamento lavorativo una volta che il detenuto ha terminato di scontare la sua pena.

Intesa Sanpaolo, attraverso la Direzione Regionale presente sul territorio e la Direzione Commerciale e Marketing Imprese, strutture della Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, ha promosso il progetto imprenditoriale nell’istituto penitenziario comasco, ritenendo il sostegno al mondo carcerario fondamentale in un più ampio programma di impegno sociale per l’inclusione dei più vulnerabili anche nel mondo del lavoro, per la riduzione delle disuguaglianze e la lotta alla povertà, che rappresentano i pilastri del piano industriale fortemente voluto dall’Amministratore Delegato Carlo Messina.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla Coinvolgimento di Intesa Sanpaolo per il Sociale, all’interno dell’area Chief Social Impact Officer guidato da Paolo Bonassila struttura dedicata al contrasto alla povertà e alla promozione dell’inclusione sociale che, attraverso collaborazioni avviate sul territorio tra diversi soggetti, crea alleanze e partnership tra profit e non profit, pubblico e privato.

Mektechche ha sposato pienamente il progetto, è un gruppo industriale ad alto contenuto tecnologico, con sede a Giussano (MB), e ha impegnato ad acquistare i quadri elettrici nei prossimi anni realizzati dai detenuti e destinati agli impianti e ai sistemi robotici prodotti dall’azienda. Collaborazione con Ozanam, Cooperativa Sociale di Solidarietà di Saronno, che svolge il ruolo di “datore di lavoro” dei detenuti, supervisiona le attività formative all’interno del carcere e coordina le attività lavorative. Da oltre 30 anni Ozanam si occupa di percorsi di inserimento lavorativo per persone “fragili”, che segue con l’ausilio di personale specializzato attraverso percorsi individualizzati e in collaborazione con i servizi territoriali.

La Casa Circondariale di Como ha coordinato le attività di reclutamento e selezione dei detenuti che hanno la possibilità di partecipare al progetto, oltre ad aver provveduto alla ristrutturazione e all’adeguamento, con fondi ministeriali, dei locali adibiti alle attività ricreative e sportive nonché del laboratorio, inaugurato oggi, che si estende su uno spazio di circa 180 metri quadrati all’interno del carcere.

Intesa Sanpaolo, grazie alle competenze coinvolte all’interno del Gruppo, ha supportato la ristrutturazione dei locali e ha messo a disposizione gratuitamente per i primi due anni le attrezzature e gli strumenti di lavoro attraverso la società del Gruppo Intesa Sanpaolo Rent Foryou, dedicata al noleggio operativo. Nel laboratorio si svolgerà l’intero processo produttivo, dall’arrivo dei componenti alla realizzazione del prodotto confezionato dai nuovi tecnici.

Secondo alcuni dati diffusi dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) insieme al Ministero della giustizia, sono oltre 60mila le persone detenute nelle carceri italiane, 60mila i progetti di vita da raccogliere e ricostruire. Il 70% di loro ricade nell’errore, perdendo, dopo anni di reclusione, la possibilità di riscatto personale e di reinserimento sociale. Sempre secondo le stime del CNEL, il tasso di recidiva scende al 2% quando si avvia un percorso formativo e lavorativo. La professionalizzazione dei detenuti comporta, oltre alla riduzione del tasso di recidiva, anche minori oneri per la comunità, contribuendo al reinserimento sociale, a una minore saturazione delle carceri e a una maggiore sicurezza del territorio.

In questo contesto si inserisce il progetto di impatto sociale presentato oggi nel Carcere di Como, un ponte tra carcere e società, con un programma che crea sistema tra pubblico e privato, porta lavoro e formazione in una logica di recupero delle persone, di reinserimento nella società, di rispetto della dignità umana e offre ai detenuti mezzi per sostenere le loro famiglie.

All’incontro odierno hanno partecipato, tra gli altri, il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, la Sovrintendente Regionale della Lombardia Maria Milano, l’Amministratore Delegato di Mektech Gaetano Sauli, il Vice Presidente di Ozanam Edoardo Mazzucchelli e don Gino Rigoldi, storico cappellano del carcere minorile Beccaria nonché fondatore di Comunità Nuova, la Fondazione che aiuta i giovani in difficoltà a trovare lavoro e che ospita donne sole con figli, aprendo la prospettiva di un’estensione del modello ad altri territori.

Grazie alla piattaforma di raccolta fondi della banca For Funding, di cui ha beneficiato la stessa Casa Circondariale di Como, è stato possibile realizzare l’ Percorso di vitauna palestra realizzata insieme ai detenuti nell’ambito del più ampio progetto del Centro Servizi Volontari dell’Insubria per favorire l’inclusione sociale e lavorativa.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV 24FRAME Future Film Fest, annunciate le date di Bologna e Modena! – .
NEXT LatinFiexpo, la prima serata è un successo immediato – .