«Sarà realizzata a Villa Mosca» – Teramo – .

«Sarà realizzata a Villa Mosca» – Teramo – .
«Sarà realizzata a Villa Mosca» – Teramo – .

TERAMO. Per una volta, la scaramuccia politica sul nuovo ospedale di Teramo sta contribuendo a diradare le nubi e a svelare il futuro. Nei giorni scorsi, il sindaco Gianguido D’Alberto ha scritto di nuovo alla Regione Abruzzo per chiedere chiarezza sulla costruzione del nuovo impianto e ieri lo ha riferito alla stampa. La risposta è stata immediata Gatti di Paolopresidente della Commissione Sanitaria Regionale, e in questa risposta si annuncia che l’ospedale non sorgerà certamente fuori città ma a Villa Mosca, come richiesto all’unanimità da una petizione con diecimila firme e dal consiglio comunale.
LE RICHIESTE DI D’ALBERTO
Lettera di D’Alberto, indirizzata al presidente Mark Marsilioal consigliere Nicoletta Veri e al direttore generale dell’ASL Maurizio di Giosiafa seguito alla nota inviata il 4 aprile con cui il sindaco ha ribadito la volontà della giunta comunale di Teramo di dotare il capoluogo di un nuovo ospedale, con caratteristiche di secondo livello, indicando come sito su cui edificarlo l’area di Villa Mosca, già destinata a destinazione sanitaria. “Pur essendo trascorsi tre mesi dall’ultima comunicazione alla Regione, dobbiamo constatare che non è pervenuta a questa amministrazione alcuna risposta”, sottolinea il sindaco, “e non risultano nuovi documenti o comunicazioni specifiche da altre fonti. Per questo motivo ho deciso di scrivere nuovamente per conoscere, con estrema urgenza, lo stato dell’iter, se e quali documenti sono stati approvati a seguito delle varie comunicazioni intercorse tra Comune e Regione, se e quali decisioni la Regione ha assunto in relazione alla necessità, più volte evidenziata, di stanziare misure aggiuntive a quelle attualmente disponibili (140 milioni, ndr), insufficienti per la realizzazione di un nuovo ospedale”. Quanto alle risorse, in particolare, il sindaco evidenzia come “sia assolutamente necessario garantire l’integrale finanziamento dell’opera”, chiedendo che venga chiarito, attraverso una comunicazione formale e immediata, quali siano ad oggi le reali fonti di finanziamento dell’intervento e l’effettiva copertura, “anche in considerazione dell’attuale assenza di specifici atti di programmazione regionale e della necessità di conoscere la reale capacità di indebitamento della Regione. “Ogni ulteriore ritardo non è più accettabile”, conclude il sindaco, “ora è necessario accelerare il processo e garantire alla popolazione teramana un nuovo ospedale di secondo livello, punto di riferimento a livello provinciale oltre che competitivo su scala nazionale”.
LA REPLICA DEI GATTI
“Noi”, scrive Paolo Gatti, «noi siamo un po’ diversi dal sindaco D’Alberto. Non viviamo di annunci e selfie. Non siamo noi che abbiamo voluto l’ospedale di Piano d’Accio e poi abbiamo cambiato idea (come nel suo caso, e per fortuna). Siamo noi che abbiamo sempre combattuto quella che lui ha definito (20 gennaio 2022) la “battaglia di retroguardia” per il nuovo ospedale di Villa Mosca. Siamo noi che finiremo questa battaglia, per il bene della città. Siamo noi che, ora che la giunta comunale di Teramo si è finalmente espressa, con voti unanimi, per scegliere il sito di Villa Mosca, stiamo lavorando, perché si possa avere uno studio di fattibilità serio, con cui stabilire modalità, tempi e risorse necessarie. Italiano: Capisco che il fatto che il sottoscritto abbia presentato un emendamento alla legge regionale numero 10 del 2024, approvato durante l’ultima giunta regionale, senza troppe fanfare, abbia dato al sindaco D’Alberto l’impressione che si stia lavorando e che la Regione Abruzzo faccia sul serio per il nuovo ospedale di Teramo a Villa Mosca. Quello che faccio fatica a comprendere, invece, è la preoccupazione, la voglia quasi di coprirsi le spalle, quando invece basterebbe dimostrare interesse, partecipazione, soddisfazione. È davvero strano leggere oggi una polemica con una richiesta di fare presto, dopo anni e anni di letargo, e a soli tre mesi dall’insediamento della nuova giunta regionale. Nessuno di noi ha mai discusso sul fatto che il sindaco D’Alberto, nella sua veste di presidente del comitato ristretto dei sindaci dell’ASL, abbia accuratamente evitato di convocare questo importante organo che avrebbe funzioni di indirizzo, programmazione e controllo, fin dal lontano settembre dell’anno scorso, come se non ci fosse nulla da discutere e discutere. Nessuno di noi ha finora imputato questa assenza politica e amministrativa, dichiarandola inaccettabile. Pertanto, per l’ennesima volta, torno ad auspicare che chi rappresenta la città di Teramo, si ponga in una condizione di dialogo competitivo e di collaborazione istituzionale con la Regione nell’interesse dei cittadini teramani, accantonando strumentalizzazioni politiche e di parte, nella serena constatazione che, lontano dalle scadenze elettorali, c’è un momento in cui l’interesse dei cittadini e della nostra comunità deve assolutamente prevalere, a maggior ragione su una questione essenziale come quella del nuovo ospedale, su cui, come detto, la Regione Abruzzo, con il suo presidente e i suoi organi, si pronuncerà a breve, non con annunci”, conclude Gatti, “ma con azioni concrete”.
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