«Il granchio blu può essere un’opportunità», afferma il parlamentare Mauro Malaguti, componente della Commissione Agricoltura della Camera e coordinatore regionale del dipartimento agricoltura e pesca di Fratelli d’Italia. «Se l’alieno – prosegue – non verrà allontanato dalle nostre acque, oltre ai danni agli allevamenti di vongole potrebbe compromettere anche la balneazione, in alcuni lidi di Comacchio ha già fatto la sua comparsa sulla battigia». Tra chi vede un’opportunità c’è la start-up ‘rosa’ nata a Rimini da cinque ragazze che hanno fondato l’azienda Mariscadoras. Sono Carlotta Santolini, biologa marina; Alice Pari, antropologa; Giulia Ricci, responsabile commerciale; Ilaria Cappuccini, responsabile sociale; Matilda Banchetti, ingegnere gestionale. Nel 2023, quando è esploso il granchio blu, l’azienda Mariscadoras ha acquistato 5 tonnellate di granchi, li ha fatti lavorare da un’azienda di Mestre e li ha venduti a grossisti americani che si rivolgono alla ristorazione. “A Goro il 20/30% delle vongole si è salvato grazie ad alcuni esperimenti delle cooperative che utilizzano teloni foderati con catene e cassoni per proteggere le coltivazioni”. A Goro nasce un altro laboratorio di trasformazione su iniziativa della cooperativa ‘La Vela’ il granchio viene lavorato e venduto in Italia. Il presidente Fausto Giannella è lapidario: “Bisogna unire le forze per salvare il salvabile nel settore delle vongole e trovare il modo di pagare chi va a raccogliere i granchi. Bisogna continuare a spingere i consumi attraverso la pubblicità, l’anno scorso quando è venuto il ministro la vendita ha avuto un’impennata. Oggi è calata perché non è ancora un prodotto della nostra tradizione”.
