Giornali nei paesi con autobus della Vostra «Legge derogabile» – Pescara – .

Giornali nei paesi con autobus della Vostra «Legge derogabile» – Pescara – .
Giornali nei paesi con autobus della Vostra «Legge derogabile» – Pescara – .

Immaginate tanti punti su una mappa, collegati da una complessa rete di linee curve. Ora, guardatela di lato e vedrete che è un continuo saliscendi di colline e valli. È l’Abruzzo. I punti sono i piccoli centri, le linee curve sono le tortuose strade di montagna e i saliscendi sono le pendenze delle varie strade di collegamento. Come raggiungere quotidianamente tutti questi luoghi per la consegna dei giornali, venendo incontro alle difficoltà del distributore? La proposta lanciata sabato a Pescara, agli Stati Generali dell’Informazione, da Luciano D’Amicoleader del centrosinistra: «Utilizziamo i mezzi Tua che già raggiungono i piccoli centri e affidiamo a loro la consegna dei giornali».
Abbiamo chiesto al presidente di Tua, Gabriele De Angelisse la proposta è fattibile. «Il tema andrebbe approfondito», spiega. «Va detto che la normativa vigente per il TPL, Trasporto Pubblico Locale, non lo prevede perché si configurerebbe come un trasporto di merci. Un trasporto per conto terzi e privati. Al momento non è possibile, ma bisognerebbe valutare se e come derogare alla normativa vigente e creare una normativa ad hoc».
De Angelis dice di essere “disponibile” a sedersi attorno a un tavolo e parlarne. “Se fosse possibile, ci saremmo”, dice, “perché l’idea di base è accattivante. Qui, sia chiaro, non si parla di una busta fuori dal sacchetto con le foto come accadeva una volta prima dell’avvento della tecnologia. La discussione è organica, dobbiamo approfondire”.
la legge sull’editoria
Sul fronte dell’editoria, D’Amico risponde al capogruppo Fdi in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia che ha ricordato che una legge sull’editoria esiste già. «Le parole del capogruppo Fdi», osserva D’Amico, «sono la dimostrazione che in Abruzzo una legge sull’editoria è necessaria, e a questo punto urgente. Pensare di far passare come legge sull’editoria un emendamento inserito in uno dei tanti omnibus firmati dal centrodestra – che non rende minimamente giustizia a quanto emerso durante gli Stati Generali – è una mancanza di rispetto per tutto il settore. Se qualche consigliere di centrodestra fosse venuto ad ascoltare di persona gli interventi degli Stati Generali, si sarebbe reso conto di quanto fosse fuori luogo e inutile la precisazione odierna. Ribadisco l’impegno del Patto per l’Abruzzo a dotare la Regione di una legge sull’editoria efficace, che tuteli i professionisti, la libertà di informazione e le realtà imprenditoriali locali».

 
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