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Chi è Kosta Runjaic? Messaggero veneziano glielo ha chiesto Tomasz Kaczmareksuo assistente per 20 mesi al Pogon, tra gennaio 2020 e agosto 2021. “Si adatta ai giocatori a disposizione, sa lavorare con i giovani ed è consapevole che i risultati sono importanti”, questo, in poche parole, il suo primo ritratto. Più nello specifico, “Kosta ha una visione molto chiara di ciò che vuole, di come deve essere organizzata la squadra, di come deve giocare e quali sono le gerarchie al suo interno. È in grado di analizzare molto bene la situazione e il momento che i club e le squadre stanno attraversando e adatta i suoi metodi a questi. Crea la spina dorsale della squadra e supporta i giocatori importanti, quelli che guidano il gruppo con lui. Li rende responsabili di garantire che il gruppo sia ben gestito. Per lui questo è un aspetto fondamentale e riesce a farlo rapidamente, perché sa comunicare. È anche una persona intelligente e sa come circondarsi di persone che si completano a vicenda”.
Runjaic ama il bel gioco, “Ma riconosce il livello del gruppo che guida e si adatta. A Stettino negli ultimi due anni il valore tecnico dei giocatori è aumentato, quindi Pogon era bello da vedere. La base per lui è rappresentata dalla fase difensiva. In allenamento lavoro molto su questo aspetto, su come difendere l’area di rigore, sulla comunicazione tra portiere e difensori”.
E rassicura anche che “Kosta trova il modo di giocare che si adatta alla squadra e ai giocatori migliori. L’esempio più significativo è dato dal fatto che al Pogon ha utilizzato una difesa a 4, al Legia una difesa a 3. Cerca semplicemente le soluzioni giuste per chi ha di fronte”.
