sono accusati di percosse e minacce – .

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sono accusati di percosse e minacce – .

Sono due persone denunciate in libertà dal Polizia di Stato per i crimini di percosse e minacce.

Era il 24 marzo 2023 quando, nei pressi del centro sportivo “Rossiello“, alcuni facinorosi sono saliti sul pullman della squadra di calcio del Bitonto per schiaffeggiare e minacciare alcuni giocatori. Il portiere è stato quello che ha avuto la peggio Assan Diamecolpevole di non aver parato i tre gol subiti nella partita contro il Rotonda.

Alcuni membri della compagnia hanno immediatamente chiamato la stazione di polizia, che ha avviato le indagini, grazie alla formalizzazione del giovane senegalese, senza alcun appoggio da parte del gruppo dirigente, né da parte di altri membri della squadra.

Solo l’attività info-investigativa, fatta di visione delle immagini di videosorveglianza, attraversamento delle celle telefoniche, tragitto effettuato dall’auto a bordo della quale viaggiavano i banditi e conoscenza del territorio, ha portato a chiudere il cerchio sui due (uno dei quali è già stato sottoposto a Daspo), sui quali, verosimilmente, pioveranno altri provvedimenti.

Dopo il vile episodio, Diamè ha lasciato la squadra e la città, nell’indifferenza generale, accompagnato a Bari, alla fermata dell’autobus, da un amico e tifoso: l’unico a esprimergli solidarietà è stato il sindaco. Francesco Paolo Ricci“È assurdo dover accettare che un giovanissimo calciatore di Bitonto, di soli 20 anni, abbia ha deciso di lasciare la nostra città in seguito alla vile aggressione subita. Questa non è la nostra idea di comunità. Questo non è l’esempio che vogliamo dare ai più giovani. Assane Diame, originario del Senegal, era stato accolto con grande calore dalla società neroverde e dai tifosi della nostra squadra. I veri tifosi: quelli che, al di là dei risultati, sostengono e sostengono quotidianamente Bitonto, condannando ogni forma di violenza. Oggi è una sconfitta per tutta la comunità”.

Solidarietà anche dall’ex azienda di Diamè, la Molfetta Calcio: “Il club esprime il suo sostegno e la sua solidarietà ad Assane Diame, ex giocatore biancorosso la scorsa stagione. Assane è stato vittima di un ingiustificato atto di violenza. Il Molfetta Calcio condanna fermamente ogni forma di violenza, sia dentro che fuori dal campo. Non sei solo e speriamo che tu possa trovare conforto nel sapere che siamo tutti con te in questo momento difficile“.

Anche Dottor Afanaconosciuto come Capitano Didone, della Fai Cisl nazionale ha scritto: “A voi voglio dire una cosa, non arrendetevi perché siete dei Campioni. Ai tifosi che vi hanno attaccato invece direi che il calcio che porta violenza non è calcio. È delinquenza, mafia e criminalità organizzata. Infine ai dirigenti o promotori di squadre in Puglia e magari al Sud in generale, invito a creare ambienti sani per consentire una vera emancipazione dei calciatori”.

 
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