il DJ che ha inventato le feste del mercoledì al Chiavettieri – .

il DJ che ha inventato le feste del mercoledì al Chiavettieri – .
il DJ che ha inventato le feste del mercoledì al Chiavettieri – .

Ferdinando Napoli, 50 anni, è morto in seguito a un delicato intervento chirurgico. A Palermo in molti lo ricordano per le sue serate organizzate in città

La folla della vita notturna è in lutto a Palermo. Ferdinando Napoli è morto all’età di 50 anni, ma per i palermitani era Casa di Nanduno dei DJ più famosi della città e non solo. Molti lo ricordano per le feste del mercoledì al Chiavettieri.

L’artista è morto ieri, lunedì 1 luglio, a causa di una complicazione successiva a un intervento chirurgico per una dissezione dell’aorta. L’operazione era stata eseguita qualche giorno fa, ma Ferdinando non si è più ripreso.

Una vita passata davanti alla consolle, la sua. Lui che fin da bambino amava mettere su musica e suonare per far divertire la gente. Iniziò a fare il DJ giovanissimo, nel 1989, poco più che adolescente. Seguirono anni pieni di esperienze, feste e party. Il Nandhouse cominciò ad avere un grande seguito soprattutto tra i giovani.

Tra la fine degli anni Novanta e gli anni Duemila iniziano le collaborazioni con gruppi siciliani che organizzano eventi in tutta l’isola, affiancati dai più famosi dj di sempre come Franco Moiraghi, Claudio CoccolutoTony Humpries e molti altri.

avv.

I palermitani lo ricordano soprattutto per le “feste” del mercoledì a Fabbri di chiaviuna delle zone più gettonate della vita notturna cittadina.

“Grazie alla tua idea abbiamo creato qualcosa che nessuno in questa città aveva il coraggio di fare! “The Party” è stata una tua geniale intuizione e sono orgoglioso di averla sviluppata insieme a te”. Così la ricorda Gabriele Calandrino.

“La gente – scrive sui social – all’inizio era scettica ma alla fine hanno potuto vedere solo con i loro occhi quanto fosse bello. Il giovedì era sempre bello leggere le proprie riflessioni sulla serata e si vedeva quanto si fosse felici e orgogliosi.

Avevamo tanti progetti in mente – continua – perché sei sempre stato un vulcano di idee e un genio visionario che voleva semplicemente dare “buona musica” alla nostra città! Mi manchi e mancherai a tutti…ciao Frate (come mi chiamavi sempre)… amico eterno, dj, artista».

Di recente era riuscito ad affermarsi anche nella “capitale della musica elettronica e della vita notturna, Ibiza.

“Ho avuto la fortuna di conoscerti quando ero piccolo”, ha scritto sui social il suo migliore amico Piero Ceraulo. “Siamo sempre stati vicini nel bene e nel male. Tante risate, tante cose insieme (tutto) e ora ti sei permesso di lasciarmi senza nemmeno salutarmi. Non ti perdono per questo.

Spero di rincontrarti un giorno – continua -, così potrai spiegarmi perché te ne sei andato così presto. Non si fa così. Dovevamo ancora spaccare il mondo, ma il destino crudele non ce l’ha permesso. Ti amerò sempre, amico mio”.

Da martedì 2 luglio la bara di Ferdinando Napoli si trova nella camera mortuaria del Policlinico di Palermo. funerali avrà luogo mercoledì 3 luglio, alle ore 11.00, presso la chiesa di Sant’Orsola.

Anche gli amici hanno avviato una raccolta fondi per sostenere la famiglia.

 
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