CIVITAVECCHIA – “Un provvedimento incomprensibile. Un decreto che, anziché agevolare le operazioni portuali legate al settore automotive, rischia di comprometterle, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro in tutta Italia” è il commento del sindacato USB of Civitavecchia al nuovo “Regolamento per la semplificazione della procedura di autorizzazione alla circolazione in prova dei veicoli”, che prevede nuove regole sul rilascio delle targhe di prova per le aziende che, come nel caso di quelle operanti nei porti italiani, svolgono attività di trasferimento su strada di veicoli non ancora immatricolati da o verso aree di deposito e per tragitti non superiori a 100 chilometri. “La disposizione in questione – prosegue USB – prevede che non sia più possibile rilasciare una targa per ogni dipendente, ma solo una ogni cinque. In questo senso, l’allarme lanciato dal presidente della CILP Enrico Luciani e dal segretario generale dell’ANCIP Gaudenzio Parenti è emblematico di una situazione complessa che merita risposte immediate ed efficaci da parte di tutti gli organi istituzionali competenti. Il risultato di questo scempio, con le targhe di prova rilasciate con il vecchio regime ormai in scadenza e quindi con meno lavoratori autorizzati a movimentare i mezzi, sarà inevitabilmente la congestione degli scali e soprattutto la crisi di molte aziende portuali. A livello locale, la drastica riduzione delle targhe a disposizione dei lavoratori portuali comprometterebbe drasticamente l’attività della CILP, danneggiando uno dei pochi comparti merceologici ancora rilevanti nel porto di Civitavecchia e generando problemi occupazionali di fronte ai quali, come sindacato, non saremo ovviamente disposti a restare in silenzio.
Auspichiamo pertanto che le parole già espresse da molti dei più autorevoli soggetti operanti nel settore portuale italiano vengano ascoltate dai competenti uffici ministeriali e che questa spiacevole situazione venga risolta immediatamente prima che esploda in tutto il suo dramma sociale”
