Il cambiamento climatico si fa sentire, con pesanti ripercussioni sul settore assicurativo e sul mercato immobiliare. In Italia, sSolo il 6% delle abitazioni è coperto contro i rischi di terremoti e inondazioni e solo il 4% delle piccole imprese ha un’assicurazione contro questi rischi. È quanto emerge dall’assemblea annuale dell’Ania, l’associazione che raggruppa le imprese di assicurazione, e dalla relazione della presidente Maria Bianca Farina.
Assicurazione contro le calamità naturali: i dati dell’Ania
L’Ania stima che solo il 25% delle perdite legate a catastrofi naturali siano assicurate. Nel 2023 Il settore assicurativo mondiale ha pagato quasi 100 miliardi di euro in risarcimenti legati a calamità naturaliIn Italia si è registrato il massimo storico dei danni assicurati: oltre 6 miliardi, di cui 5,5 miliardi causati da eventi atmosferici e 800 milioni da alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana.
‘Il ruolo sociale delle assicurazioni ha assunto negli ultimi anni una centralità sempre maggiore, anche in risposta al mutato quadro macroeconomico internazionale, caratterizzato dalla crisi energetica, dall’impennata dei prezzi, dalla pandemia e da eventi catastrofici, purtroppo sempre più frequenti.
Lo ha affermato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Ursointervenendo all’assemblea dell’Ania secondo cui “per valorizzare il contributo delle compagnie assicurative nella gestione dei danni da calamità naturali e nella mitigazione dei rischi connessi, il nostro Governo ha ridisegnato il quadro di sostegno e tutela delle imprese e dei cittadini”.
Al 31 marzo 2022, solo l’11,3% delle polizze attive includeva un’estensione per disastri naturaliper favorirne la diffusione, con l’ultima Legge di Bilancio abbiamo introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni causati da calamità naturali’. Per favorirlo, ‘per garantire la solvibilità del sistema abbiamo previsto che Sace possa in ultima analisi garantire l’adempimento degli obblighi assunti dalle compagnie assicurative’, ha proseguito Urso, sottolineando che ‘si tratta di una vera e propria svolta, significativa, importante, necessaria per tutelare le nostre imprese, il nostro Paese di fronte a rischi catastrofici sempre più evidenti’.
Il ministro Urso ha inoltre concluso che “nel disegno di legge sulla ricostruzione è stata introdotta una procedura di liquidazione parziale anticipata dei danni, che obbliga le compagnie assicurative a liquidare immediatamente il 30% del danno complessivo”.
Era assolutamente necessario prevedere questa disposizione per dare certezza a chi si assicura e per dare immediata attuazione a quei rimborsi che si rendono immediatamente necessari per riprendere, ove necessario, l’attività produttiva.
First Cisl: Stimolare la domanda assicurativa
La legge di bilancio ha introdotto anche l’obbligo di polizze catastrofali per le imprese, che segna l’inizio del percorso culturale in tema di trasferimento dei rischi, a tutela del patrimonio del nostro sistema produttivo. Così il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani, secondo cui manca la domanda assicurativa, che oggettivamente può essere stimolata solo da prezzi accessibili delle polizze.
L’assicurazione obbligatoria, accompagnata dalla partecipazione dello Stato, è la premessa del nuovo paradigma essenziale, ma è necessario anche un impegno delle compagnie assicurative a migliorare le condizioni di offerta per rendere possibile la copertura dei rischi, anche in considerazione della possibile estensione dell’obbligo ai patrimoni familiari (…). Tuttavia, non basta. Considerata la centralità dell’attività assicurativa per lo sviluppo del Paese e per la coesione sociale, è necessario stimolare la domanda di protezione attraverso piani di educazione assicurativa da indirizzare alle famiglie e alle imprese”.
