Sulla panchina dell’Empoli inizia l’era Roberto D’Aversa. Il tecnico abruzzese, ma nato a Stoccarda il 12 agosto 1975, ha firmato un contratto biennale, fino al 2026. E questa è una novità se si considera che spesso e volentieri i legami con gli allenatori del club toscano vanno sempre di anno in anno con una possibile opzione in caso di salvezza.
Nicola
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Così è stato anche per il predecessore di D’Aversa, Davide Nicola, che dovrebbe rescindere il contratto davanti a un organo di conciliazione nel weekend. L’Empoli, infatti, ha attualmente due allenatori sotto contratto, D’Aversa e Nicola. Una situazione che dovrebbe durare fino a venerdì, quando ci sarà un accordo tra il promesso allenatore del Cagliari e la sua ex società. In ogni caso, dopo l’incontro del 17 giugno al centro sportivo Monteboro tra il presidente Fabrizio Corsi e il ds Roberto Gemmi, D’Aversa è stato ufficializzato. A prescindere dalla rescissione di Nicola.
carriera
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D’Aversa ha allenato la Virtus Lanciano, il Parma, la Sampdoria e il Lecce nella scorsa stagione. Fu esonerato dopo la sconfitta interna contro l’Hellas e il gesto sgarbato a fine gara contro Henry, attaccante del Verona. Quindi un contratto fino al 30 giugno 2026 e uno staff numeroso: Salvatore Sullo, vice allenatore; Marco Piccioni, collaboratore tecnico; Luigi Turci, preparatore dei portieri; Danilo Massi e Riccardo Ragnacci preparatori atletici. Dopo l’espulsione dal Lecce, D’Aversa era finito nel mirino di diversi club, anche di Serie B. In particolare, il Cesena era a un passo dalla chiusura dell’affare, ora a un passo dalla firma, attesa dopo l’esonero di Toscano, poi passato al Catania. Ma quel weekend entrò l’Empoli: una telefonata domenica, un incontro lunedì che aprì la concreta possibilità per D’Aversa di restare su un’ottima panchina. E così il tecnico non ha rinunciato alla massima serie, sposando il progetto del club azzurro che tenterà la quarta salvezza consecutiva che lo porterebbe al quinto scudetto consecutivo di A. Insomma, dopo la storia fatta con Nicola, l’obiettivo è migliorare ancora.
