Carcere, Forza Italia non partecipa al voto sugli emendamenti sulle madri in carcere – .

Carcere, Forza Italia non partecipa al voto sugli emendamenti sulle madri in carcere – .
Carcere, Forza Italia non partecipa al voto sugli emendamenti sulle madri in carcere – .

Forza Italia, in commissione Affari costituzionali e Giustizia, ha annunciato che non parteciperà al voto sugli emendamenti all’articolo del ddl sicurezza sulle madri detenute, articolo che rende facoltativa la proroga della pena per le donne incinte o con figli fino a un anno. Lo ha annunciato Paolo Emilio Russo, spiegando che, pur condividendo le motivazioni che hanno mosso la maggioranza, secondo FI non possono essere i figli a farne le spese. “Chiederemo alla Camera, quando si discuterà del provvedimento, di mantenere l’obbligo di proroga della pena o l’obbligo di scontarla in un istituto protetto per madri con figli da 0 a 12 mesi per evitare che anche un solo figlio sia costretto a crescere dietro le sbarre per colpa della madre”, ha spiegato Russo. Per gli azzurri “è possibile punire severamente chi recidiva usando la propria condizione come scudo senza creare vittime collaterali, ovvero bambini costretti a nascere o a trascorrere i primi mesi di vita all’interno di un carcere non attrezzato per accoglierli”. L’annuncio di Russo è arrivato dopo una serie di interventi molto duri da parte dell’opposizione, ultimo dei quali quello di Riccardo Magi.

Italia Viva: “I diritti dei bambini prima di tutto”

«La prima premier donna vuole passare alla storia per aver previsto il carcere per le donne incinte o con un bambino sotto l’anno. Una vergogna», ha commentato la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, intervenendo in Commissione sul decreto sicurezza. «Da tempo – spiega – stiamo avanzando proposte di legge per superare la situazione attuale e quello che ha messo in atto l’esecutivo è inaccettabile. Il Governo Meloni, con le nuove norme del ddl sicurezza che inaspriscono leggi risalenti agli anni ’30, vuole fare del carcere la norma per le madri detenute. Ma i diritti dei bambini vengono prima di tutto. Per questo ho presentato degli emendamenti contro la proposta del Governo. E anche per chiedere non l’impunità per le madri, ma che l’esecuzione della pena, per le donne con bambini sotto i tre anni, avvenga sempre in un istituto di pena detentiva (ICAM) per permettere al bambino di crescere sano, per non fargli vedere il mondo attraverso le sbarre, per permettergli di giocare. Non possiamo permettere che, qualunque sia il crimine commesso dalla madre, il prezzo più alto venga pagato dai più fragili, i bambini. Ho visto in prima persona cosa significa per un bambino crescere in prigione e quello che sta facendo il Governo è uno dei punti più bassi che abbiano mai raggiunto”.

AVS: “La destra prende di mira donne e neonati”

Negativo anche il commento dei capigruppo Avs in Commissione Giustizia e Affari Costituzionali Devis Dori e Filiberto Zaratti: “Sono circa 20 le detenute incinte in tutta Italia o con bambini sotto i tre anni per le quali non vale più il differimento della pena. Dati che smascherano la retorica dell’emergenza e che dimostrano che la destra, con l’art. 12 del ddl sicurezza, sta inutilmente attaccando donne e neonati in quelle condizioni. È un punto molto basso per la cultura giuridica di questo Paese”, osservano. E aggiungono: “Ben venga il dissenso di Forza Italia, dopo tanto parlare di garanzie, vedremo in Aula”.

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