le location (in Sicilia) del film di Beppe Fiorello – .

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Le splendide località della Sicilia che fanno da sfondo alle vicende dei protagonisti. Scorci di una bellezza che, come un sentimento vero, a volte non lascia scampo

Sicilia restituisce a chi lo abita ea chi lo visita la sua bellezza piena di contraddizioni, splendida e struggente come una storia d’amore senza lieto fine.

Siamo nel giugno del 1982, in un caldo Sicilia Emozionante per la nazionale italiana ai Mondiali, due adolescenti, Gianni e Nino, si scontrano con i rispettivi motorini lungo una strada di campagna. Dallo scontro nasce un’amicizia profonda, ma anche qualcosa di più, qualcosa che non è visto di buon occhio dalle famiglie e dai ragazzi del paese.

Strani d’Amuri, non è solo il titolo di un’opera del maestro Franco Battiato ma anche il titolo del nuovo film di Giuseppe Fiorello, nelle sale dal 23 marzo. È ispirato e dedicato alla storia vera (e triste) di Giorgio e Tony, due ragazzi uccisi a Giarre perché omosessuali. Di questa vicenda e dell’atroce (per quanto inaccettabile) delitto abbiamo parlato in un precedente articolo di Maria Oliveri.

Sono tanti i luoghi della Sicilia che accompagnano la storia di questi due ragazzi nel film. Scorci di una bellezza che a volte non lascia scampo. inevitabile come un sentimento forte.

Avv

Stiamo parlando di quei luoghi della parte orientale dell’isola che conservano ancora intatta parte della memoria di come era una volta, luoghi che sembrano sospesi in un’epoca passata. Marzamemi, Ferla, Buscemi, Priolo e Pachino fanno da sfondo alle vicende vissute dai protagonisti di “Stranizza d’amuri”.

Conosciutoper esempio è uno splendido borgo che sorge su un altopiano che domina la valle dell’Asinaro. È un piccolo gioiello dalle origini antichissime, icona del barocco siciliano. Importante centro siciliano, romano, bizantino e poi arabo, fu completamente distrutta nel suo pieno splendore dal terremoto del 1693, ma grazie ad una meticolosa ricostruzione, Noto è diventata una magnifica città d’arte.

Marzamemi invece è un pittoresco e colorato villaggio di pescatori, luogo incantevole e meta perfetta per una vacanza lenta e rilassata. È un luogo suggestivo, caratteristico e molto romantico situato tra Pachino e Noto, in provincia di Siracusa.

All’interno del Val di Noto, sulle rive del fiume Anapo, si trova Ferla che con il suo centro storico ricco di luoghi di culto carichi di storia e grazie alla vicina necropoli rupestre di Pantalica, dove è possibile avventurarsi alla scoperta della natura e che dal 2005 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO, offre itinerari diversificati.

Piccolo comune in provincia di Siracusa che ha pochi abitanti ma grandi potenzialità in termini di turismo. Busceminoto anche per la sua specificità con il nome di “Villaggio Museo”, è caratterizzato da un percorso ecomuseale considerato un esempio particolare in Europa, che comprende anche il Mulino ad acqua “Santa Lucia”, sito nel Comune di Palazzolo Acreide.

A nord di Siracusa si trova la zona di Priolo Gargallo che riserva sorprese. Tra la zona costiera delle spiagge e la SP 114 si nasconde nel paesaggio una verde zona umida, una piccola oasi di biodiversità preservata dalle devastazioni della selvaggia industrializzazione iniziata nel dopoguerra e, purtroppo, mai terminata: la “ “Riserva Naturale” delle Saline di Priolo, una meraviglia tra laghetti e fenicotteri rosa.

Le spiagge del territorio di Pachino modellare la costa per un totale di 8 chilometri. La ristorazione a base di pesce e il mare pulitissimo fanno del Pachino una località turistica molto frequentata, con un flusso di residenti e turisti stanziali, visto anche l’interesse dei surfisti.

 
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