Un riconoscimento che arriva da una città intera per i suoi 60 anni di carriera, ma anche per il legame ancora stretto con la città di Roma. Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 13 aprile, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha consegnato la lupa capitolina a Claudio Baglioni, nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio: “Con le sue canzoni Claudio Baglioni è entrato non solo nel storia della musica italiana, ma anche nel cuore di tutti noi – dice il sindaco Gualtieri -. Il legame con la nostra città, lo dedica ai suoi genitori. È stata davvero una cerimonia emozionante”.
Fuori Palazzo Senatorio un folto gruppo di tifosi canta le sue canzoni: “Un onore ricevere questo premio e lo dedico ai miei genitori perché è grazie a loro, emigrati da un piccolo paese dell’Umbria, che ho costruito questo legame con questa città – dice Baglioni -. Sono ancora molto legato a Centocelle oggi e l’invito a suonare lì mi rende felice, chissà se ci sarà un blitz o qualche sorpresa”. Una notizia che senza dubbio rallegra il presidente del quinto Comune, Mauro Caliste, autore dell’invito: «Lo aspettiamo a braccia aperte, perché ritorni dove tutto ha avuto inizio».
“Roma riconosce il merito a uno dei suoi figli che, partito dal basso, ha raggiunto il successo ed è diventato protagonista assoluto del panorama musicale italiano e internazionale – ricorda la presidente dell’assemblea capitolina, Svetlana Celli -. Ha sempre onorato la nostra città e ha regalato e consegnato al suo pubblico capolavori autentici e indimenticabili. La sua vita, il legame con i suoi genitori, arrivati a Roma dall’Umbria, il suo impegno per le questioni sociali e per i diritti sono un esempio a cui ispirarci. Con questo premio Roma dice grazie ad un artista immenso e di profondo valore umano”.
