AWOL – Tear ‘Em To Bits – .

AWOL – Tear ‘Em To Bits – .
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votazione
7.0

  • Bande:
    AWOL
  • Durata: 00:24:13
  • Disponibile dal: 26/04/2024
  • Etichetta:
  • Record di flatspot

Streaming non ancora disponibile

Fondati durante l’interminabile lockdown australiano al culmine della pandemia, gli AWOL sono precipitati in studio non appena liberi per registrare il loro primo EP nel 2021, giusto in tempo per cavalcare l’esplosione della scena hardcore nazionale guidata dagli Speed. fenomeni. Sono bastati pochi tour in patria per attirare l’attenzione della rinomata Flatspot Records, che ha premiato il potenziale e la perseveranza del quintetto pubblicando questo breve e tagliente debutto.
Già dal titolo e dall’artwork demoniaco della copertina, la formazione annuncia la volontà di ridurre a brandelli l’ascoltatore, esprimendosi in un hardcore super heavy che attinge da nomi storici e quotati come Madball e Biohazard, ma esprimendosi come moderni killer. come King Nine e God’s Hate, con passaggi che ricordano un’altra band estremamente influente tra le nuove generazioni ma che non raccolse ciò che aveva seminato, i Trapped Under Ice. Voci ruvide, riff groove e breakdown massicci rimangono un mondo lontano dalle attuali esplosive produzioni 4K di Will Putney, raggiungendo le nostre orecchie in una forma distorta e rumorosa che aumenta il loro pericolo e credibilità di stradaamplificando il messaggio portato da testi punitivi che trattano temi di inganno, relazioni fallite, dipendenza dalla droga e brutalità della polizia.
“AWOL” dà adeguatamente il tono alla carneficina, “Oblivion” offre un riff sul quale agitare le braccia verso qualche sfortunato, “Kingdom” lascia spazio al riff della canzone più lunga della raccolta, l’incalzante “So Many Nights ” da colonna sonora alla rivolta, mentre, volendo aggiungere qualche sfumatura acustica, “Lejos De Dios” e la title track ampliano lo spettro sonoro quanto strettamente necessario.
Semplici e diretti dall’ispirazione allo sviluppo, che si svolge in nove tracce di durata compresa tra i due e i tre minuti, gli AWOL non brillano in nessun altro campo se non quello fondamentale per una band hardcore, evocando quell’intensità e il senso di pericolo che di solito riescono a trasmettere. farsi percepire nelle prime file di un concerto senza barriere, con un occhio alla band e uno a ciò che accade in platea, pronti all’impatto accidentale.
Gli australiani non inventano nulla, e quanto avete letto sopra potrebbe applicarsi a tanti colleghi, ma se i vostri gusti rientrano nei riferimenti elencati, questo debutto, dotato del dono della sintesi, farà qualche piacevole giro tra i vostri ascolti.

 
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