Il rapper Baby Gang è in prigione per sparatoria. Soumahoro va a trovarlo – .

Il rapper Baby Gang è in prigione per sparatoria. Soumahoro va a trovarlo – .
Il rapper Baby Gang è in prigione per sparatoria. Soumahoro va a trovarlo – .

Aboubakar Soumahoro sta cercando di far parlare di sé attraverso la sua attività politica, consapevole che se non agirà subito difficilmente troverà qualcuno disponibile a candidarlo alle prossime elezioni. Nessuno vorrà ripetere l’errore dell’Avs, che pensava di portare in parlamento un paladino dei diritti dei migranti e che invece ha trovato tra le sue fila il marito di una indagata nell’inchiesta legata alle cooperative pro migranti Karibu e Aid, anch’esse è finito agli arresti domiciliari.

Ma sembra adottare il “Metodo Ferragni“, fare finta di niente e sperare che gli italiani abbiano la memoria corta. E così ha fondato il suo gruppo “Italia Plurale” con lo scopo di difendere gli emarginati. A molti non mancherà di certo l’ironia ma il primo atto di Soumahoro dopo l’annuncio dell’associazione, che resta ancora un mistero, è stato quello di andare in prigione a trovare il rapper Piccola bandanome d’arte di Zaccaria Mouhib, nato a Lecco da genitori marocchini.

Nelle ore in cui è stata data notizia dell’avvio di un nuovo procedimento contro il rapper, che si trova in carcere per aver violato gli arresti domiciliari, comminati in esecuzione di una sentenza di primo grado di 5 anni e 2 mesi per una sparatoria avvenuta nel centro di Milano nel 2022, utilizzando i social media. Da due settimane i membri del suo staff comunicano: “lo ha iniziato sciopero della fame per protestare contro la censura che lo sta colpendo nel modo più subdolo e violento“. Il rapper, infatti, poco prima di tornare dietro le sbarre ha pubblicato un nuovo album che, anche in conseguenza della sua condizione carceraria, ha scalato le classifiche.

E così il deputato ha pensato bene di recarsi al carcere di Busto Arsizio dove è detenuta la Baby Gang, portando all’esterno il suo messaggio: “Ho iniziato uno sciopero della fame perché mi sembra di vivere nel 18° secolo. Sciopero per condizioni di vita dei detenuti. La mia infanzia è stata risucchiata in un sistema ingiusto. Là libertà di espressione deve essere protetto. Grazie per la vostra visita“, avrebbe detto il rapper a Soumahoro, che probabilmente non è interessato a diventare uno strumento di marketing per il giovane, classe 2002.

Adesso Baby Gang dovrà andare a processo anche per i disordini di San Siro del 2021, dove durante la registrazione di un videoclip a cui ha partecipato è stato lanciato un oggetto contro la polizia. “Come afferma la nostra Costituzione, la pena detentiva dovrebbe avere come obiettivo principale reintegrare i nostri giovani nella società e non spingerli negli abissi dell’esclusione sociale.

Questo rischia di essere un fallimento del nostro sistema”, conclude Soumahoro, che in questo modo probabilmente sta cercando di recuperare qualche consenso.

 
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