è così che giocano con la vita delle persone trans – .

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Posiziona un gazebo in una zona semi-periferia Firenze e sotto il gazebo, alle dieci del mattino di sabato, metti a MaurizioGasparri è un Marco Stella di Forza Italia. Un po’ come creare il mondo di un videogioco. In quel gazebo i nostri due personaggi dovranno portare con sé delle armi, come le lame del caos o il piede di porco, per vincere la loro battaglia. Cosa possono portare? Ovviamente! La cosa che può sicuramente essere utile per ottenere consenso politico e vincere le proprie battaglie sono la vita dei giovani trans che possono essere usati come preferiscono, come burattini inutili alla società.

Così magicamente, dopo mesi e mesi di attesa, appare la risposta alla domanda contraria triptorelina che la Regione Toscana, l’Ospedale di Careggi, le famiglie aspettano dal 18 dicembre. Ci aspettavamo tutti una risposta ufficiale, una comunicazione data dal Ministro della Salute alla Regione e invece: sorpresa! Alle 20:51 di venerdì sera Maniglia comunica che il giorno successivo sarà allestito questo gazebo in Piazza delle Cure a Firenze, all’angolo con Via Firenzuola – non vogliamo sbagliarci – per il appartenenza di Forza Italia. Proprio lì, tra la testa e il collo, sperando che non ci sia vento, alle 10 Gasparri insieme a Stella darà in anteprima alla stampa la risposta del Ministero. Dopotutto, quando sei consapevole che sotto il nostro gazebo nessuno ti avrebbe sfiorato, devi trovare qualsiasi mezzo per attirare l’attenzione ed ecco che tira fuori l’asso dalla manica.

Non importa che questo significhi sfruttare la vita delle persone. Poi alle 10 del mattino di sabato la gente comune intinge il cornetto nel cappuccino e quindi non verrà a protestare, mentre i giornalisti saranno presenti per scrivere solo quello che i nostri due personaggi vorranno dire. Tutto ritorna.

Attorno al nostro gazebo, scrupolosamente, la stampa, i nostri NPC, Personaggi non giocabili, aiutano a far sembrare vero ciò che viene fatto e detto e quindi portano ad una vittoria. Dopotutto bisogna riportare i fatti, non dare opinioni. In questo modo eviti di farti domande se sia etico in un Paese civile che dà risposte politiche che riguardano la vita delle persone e il lavoro dei professionisti sotto un gazebo da parte di due persone che di salute sanno poco o niente; nella maggior parte dei casi non c’è bisogno di controllare notizie o fonti o di attivare un minimo di pensiero critico per rendersi conto che lì in Piazza delle Cure a Firenze, sotto un gazebo, la vita delle persone continua ad essere messa a rischio.

Del resto, cos’altro potrebbero fare i nostri ignari NPC se non contribuire a distruggere i Mob che in questa storia siamo noi, i cattivi, quelli da combattere a prescindere? Nei videogiochi non ti chiedi chi sono le persone da eliminare: sai solo che devi eliminarle e che più elimini, più probabilità hai di vincere. Questi sono i personaggi che il videogioco politico ha creato nel suo vasto mondo e surreale e fantastici i mondi virtuali in cui passato e futuro si mescolano, in cui puoi inventare da zero una storia distorcendo completamente la realtà e, insieme ad azioni futuristiche, puoi inserire dettagli antichi come una lettera raccomandata su carta.

Ancora meglio sarebbe stato il piccione viaggiatore. Sembra infatti – mi permetto anche una notizia non verificata – che il Ministero della Salute affermi di aver comunicato la sua risposta all’ospedale tramite raccomandata già la settimana scorsa. È interessante includere un dettaglio che aumenta il suspense e che sfrutta il rinomato buon funzionamento delle Poste Italiane nel gioco. Farà fede il timbro postale di arrivo della raccomandata a destinazione, se arriva. Inoltre, far finta che la PEC nel 2024 non esista aiuta i giocatori e sorprende con una mossa vintage l’avversario, che invece attende stupidamente una risposta moderna e professionale da un Ministero, pagato da cittadini che vorrebbero ancora disperatamente credere nell’esistenza della PEC. una politica.

Ma è proprio questo il bello delle realtà virtuali: tutto sembra vero, ma in realtà non è, è nato per vincere la partita, quindi può anche essere inventato e realizzato sotto un gazebo in Piazza delle Cure angolo Via Firenzuola, per non sbagliare. Il prossimo appuntamento con il videogioco di politica e diritti sarà alla festa del Tortello di Ponsacco.

 
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