Un altro duro colpo da parte degli Stati Uniti nella battaglia globale per la pace tecnologia strategica dei semiconduttori. La taiwanese TSMC, il più grande produttore mondiale di chip a contratto, ha raggiunto un accordo con Washington per costruire una terza fabbrica sul suolo americano, a Phoenix, in Arizona. Una volta completato dovrebbe occupare 6mila dipendenti. Il governo degli Stati Uniti sosterrà l’investimento con sovvenzioni per 6,6 miliardi di dollari e prestiti per 5 miliardi. Si prevede che i primi due stabilimenti TSMC inizieranno la produzione nel 2025 e nel 2028, fornendo semiconduttori ad aziende come Apple e Nvidia. Dopo l’annuncio dell’accordo, il titolo Tsmc ha toccato i massimi storici sulla Borsa di Taipei, raggiungendo una capitalizzazione di 637 miliardi di dollari. L’investimento complessivo del gruppo taiwanese negli Usa ammonta a 65 miliardi di dollari, i lavori del primo impianto sono iniziati nel 2021. Anche i chip da 2 nanometri, tra i più avanzati al mondo, saranno costruiti negli Usa.
“Il fatto che attualmente non produciamo negli Stati Uniti nessuno dei chip più sofisticati del mondo E’ una questione di sicurezza nazionale“, ha spiegato il ministro del Commercio L’americana Gina Raimondo in un briefing con i giornalisti. Con accordi come quello raggiunto con TSMC, gli Stati Uniti sono sulla buona strada per raggiungere una quota di produzione globale di chip avanzati del 20% entro il 2030, ha aggiunto il Dipartimento del Commercio. A tal fine gli Stati Uniti hanno stanziato oltre 50 miliardi di dollari. Il mese scorso l’americano Intel ha ricevuto 8,5 miliardi di dollari per la costruzione di uno stabilimento in Ohio. Nel caso Tsmc le implicazioni geopolitiche assumono maggiore importanza, dato che il gruppo ha sede a Taiwan dove incombe la minaccia di un’invasione cinese. Oggi vengono prodotti sull’isola Il 90% dei chip avanzati prodotti nel mondo.
