aumento della temperatura e crisi igienico-sanitaria per 1,7 milioni di sfollati – .

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L’escalation delle ostilità a Gaza impatti sulla vita di civili anche a livello igienico-sanitario: è morta una bambina caldo estremo a Rafahperché il costante aumento delle temperature aggrava la crisi per tutti spostatoDi 1,7 milioni di persone prive di alloggi adeguati e di beni di prima necessità. La notizia è stata data dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), citato dall’agenzia Reutersin un contesto di crescente preoccupazione per condizioni delle persone che vivono a Gaza, dove si trovano migliaia di famiglie senza cibo, acqua e servizi igienici.

L’ONU ha già lanciato l’allarme sulla crisi igienico-sanitaria a Rafah, destinata ad aggravarsi ulteriormente aumento della temperatura previsto nelle prossime settimane. La temperatura venerdì 26 aprile ha raggiunto 40 gradi. “E siamo solo a fine aprile – ha sottolineato il portavoce Stephane Dujarric – i nostri colleghi umanitari ci ricordano che più di un milione di persone, tra cui uomini, donne e bambini, lo sono rifugiato nella zona“.

L’allarme viene lanciato mentre il spedizioni di aiuti La rotta verso Gaza da Cipro è ripresa venerdì sera, ha detto una fonte cipriota, con una nave mercantile che trasportava gli aiuti donati dagli Emirati Arabi Uniti aenclave palestinese assediata, dopo una pausa seguita all’uccisione di sette operatori umanitari da parte di Israele. Allora vai Cucina centrale mondiale (Wck) ha sospeso gli aiuti per rivedere la propria attività nella Striscia dopo l’attacco di inizio aprile in cui sono morti 7 volontari, bloccando le spedizioni verso Gaza da Cipro. Un attacco che aveva spinto anche altre Ong a sospendere la distribuzione degli aiuti nella Striscia. Oltre allo stesso Wck, si sono fermati anche l’American Near East Refugee Aid (Anera), che a sua volta operava nella distribuzione di cibo, e Project Hope, che gestiva strutture sanitarie a Rafah e Deir al-Balah e garantiva forniture mediche.

Proprio a Rafa l’escalation della crisi sta per raggiungere l’uno punto crucialecon Israele che si prepara ad attaccare l’ultima roccaforte di Hamas nel sud della Striscia, dove il 7 ottobre potrebbero essere tenuti diversi ostaggi. Negli ultimi giorni l’esercito ha ammassato decine di ostaggi carri armati e veicoli blindati lungo il confine meridionale con Gaza, al valico israeliano di Kerem Shalomvicino a Rafah, come hanno riferito i giornalisti che hanno visto il movimento di veicoli militari.

 
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