da Linate ai voli intercontinentali, tutti i sacrifici per il “sì” alle nozze – .

Cessione di slot a Milano Linate, Malpensa e Roma Fiumicino, designazione di vettori rivali per la gestione di alcune tratte intraeuropee, accordi commerciali per portare passeggeri sugli aerei easyJet e Volotea sui voli tra Italia e Germania, Svizzera, Belgio, promettono di garantire lo stesso connettività per tre anni sui collegamenti intercontinentali tra il nostro Paese e il Nord America, garanzia di separare per un paio d’anni le attività commerciali di lungo raggio di Ita Airways da quelle del resto della compagnia italiana, offerta alle maggiori compagnie aeree europee (Air France -KLM, Iberia, British Airways) a firmare accordi per portare i viaggiatori nei loro hub, anche se rivali. C’è tutto nel pacchetto di rimedi che Lufthansa e il ministero dell’Economia italiano hanno inviato alla Commissione Europea il 6 maggio per ottenere l’ok all’ingresso della Germania in Italia. Ventiquattro pagine, esclusi gli allegati tecnici, di cui il Corriere ne è venuto in possesso e che qui rivela in esclusiva.

L’inchiesta di Bruxelles

Il 23 gennaio l’Antitrust UE ha aperto un’indagine approfondita sull’accordo tra il Tesoro e Lufthansa per i timori che l’ingresso della Germania nell’ITA potesse ridurre la concorrenza sulle rotte a breve e lungo raggio che collegano l’Italia con altri paesi e rafforzare la posizione dominante all’aeroporto di Milano Linate. Quindi è stato chiesto ai soggetti di inviare “misure correttive”. Alle 23.58 del 6 maggio Roma e Francoforte hanno spedito il pacco, due minuti prima del termine fissato da Bruxelles.

I sei tipi di rimedi

I rimedi – oggetto in questi giorni di discussioni approfondite e di diversi attriti – sono suddivisi in sei blocchi. Il primo riguarda l’ingresso di uno o due vettori rivali sulle rotte a corto raggio nelle quali l’unione Italia-Lufthansa porterebbe ad una situazione di monopolio. La seconda riguarda la cessione degli slot (diritti di decollo e atterraggio) al city aeroporto di Milano. Il terzo riguarda gli accordi che impegnano ITA ad “alimentare” i voli a corto raggio dei nuovi operatori a Roma Fiumicino e Milano Linate. Il quarto blocco spiega l’impegno di Ita e Lufthansa a mettere un muro tra i voli a lungo raggio degli italiani e le attività commerciali dei tedeschi. Il quinto spiega la garanzia delle parti di fornire un numero minimo di voli su quattro rotte intercontinentali. Il sesto prevede di offrire ai vettori concorrenti accordi di cooperazione triennali su voli a lungo raggio su quattro rotte tra l’Italia e il Nord America.

Voli a corto raggio

Per quanto riguarda il primo punto, Ita e Lufthansa – come anticipato dall’art Corriere — hanno accordi preliminari con easyJet e Volotea per consentire loro di competere su 8 rotte a corto raggio tra Italia e Germania, Svizzera e Belgio. Nel dettaglio, italiani e tedeschi si impegnano a rinunciare:
– 14 coppie di slot settimanali (pari a 28 voli in entrambe le direzioni, quindi 4 al giorno) sulla tratta Roma Fiumicino-Bruxelles
– 14 coppie di slot settimanali (nella stagione estiva, 7 in quella invernale) tra Fiumicino e Francoforte
– 14 coppie di slot settimanali (nella stagione estiva, 7 in quella invernale) tra Fiumicino e Monaco
– 14 coppie di slot settimanali (nella stagione estiva, 11 in quella invernale) tra Fiumicino e Zurigo
– 14 coppie di slot settimanali tra Linate/Malpensa e Bruxelles
– 12 coppie di slot settimanali tra Linate/Malpensa e Düsseldorf
– 14 coppie di slot settimanali tra Linate e Francoforte
– 7 coppie di slot settimanali tra Linate/Malpensa e Amburgo
I vettori entranti – easyJet e Volotea a Milano, Volotea a Roma – devono operare queste rotte per almeno 3 anni, poi potranno decidere di utilizzare gli slot come desiderano.

Il nodo di Linate

Il secondo blocco tocca la delicata questione degli slot all’aeroporto di Milano Linate: insieme Ita e Lufthansa finirebbero per avere circa i due terzi di questi diritti di decollo e atterraggio. I due partiti si dicono disposti a sacrificare fino a 162 slot settimanali in estate), 22-24 al giorno (entrambe le direzioni), e fino a 150 in inverno, stagione in cui il traffico è solitamente ridotto. «Gli slot trasferiti saranno distribuiti nell’arco della giornata e durante gli orari operativi di Linate – si legge nel documento – per consentire un’offerta continua e un’efficiente operatività per il trasporto a corto raggio» dei vettori entranti. In questo contesto – spiegano le fonti al Corriere — l’Antitrust Ue ha fatto sapere di voler cedere il 30% degli slot, contro l’11% proposto dai due vettori.

Accordi sui voli interni all’Italia

Il terzo blocco, denominato “Spa”, riguarda la proposta di Ita e Lufthansa di siglare un accordo commerciale denominato “special prorate agreement”: per tre anni il vettore italiano offre di portare a Fiumicino e Linate i passeggeri delle città italiane che poi si imbarcheranno aerei easyJet e Volotea sulle rotte a corto raggio in cui subentrano, ovvero tra il nostro Paese e l’Europa centrale. Nella proposta sono riportati anche i dettagli dei prezzi, dal prezzo più basso in Economy al più alto in Business.

La «barriera» sui voli transatlantici

Nel quarto blocco viene affrontato il tema del segmento intercontinentale. Mef e Lufthansa si impegnano a mantenere separate per tre anni le attività di lungo raggio di Ita da quelle del gruppo tedesco. «Le attività di pianificazione del network e di revenue management di Ita relative ai voli intercontinentali sul Nord Atlantico saranno mantenute indipendenti dal punto di vista organizzativo e funzionale», si legge nel documento. «Il management e il personale di Lufthansa non saranno coinvolti nelle attività a lungo raggio di Ita» e «il personale di Ita non fornirà a nessun individuo di Lufthansa informazioni a lungo raggio». Il Tesoro “nominerà un manager che assumerà la piena responsabilità gestionale per le attività a lungo raggio del Nord Atlantico” che avrà “poteri simili a quelli tradizionalmente assegnati a un direttore commerciale”.

Cooperazione con i rivali europei

Nel quinto blocco Ita/Mef e Lufthansa si impegnano a proporre di stipulare — per un periodo di 3 anni — accordi di cooperazione («tipo interlining o codeshare») con concorrenti interessati a voli tra Roma ed altri aeroporti europei per proprie operazioni sull’aeroporto di Roma. -Rotte Washington, Roma-San Francisco, Roma-Chicago e Roma-Toronto. Tradotto: i due vettori porteranno i clienti tra la capitale italiana e le quattro città nordamericane per fare tappa negli hub europei, imbarcandosi poi su vettori rivali come Air France (Parigi-Charles de Gaulle), KLM (Amsterdam), British Airways (Londra Heathrow ) e Iberia (Madrid).

La garanzia minima del servizio

Nel sesto blocco, Ita/Mef e Lufthansa cercano di “calmare” le preoccupazioni dell’Ue sul calo della concorrenza sui voli transatlantici (con conseguente aumento dei prezzi e riduzione dei voli) promettendo di mantenere intatta l’offerta per tre anni e quindi la tariffe su quattro rotte:
– Roma-Washington: 14 frequenze settimanali nella stagione estiva e 7 in quella invernale
– Roma-San Francisco: 12 frequenze settimanali (nella stagione estiva)
– Roma-Chicago: 13 frequenze settimanali (nella stagione estiva)
– Roma-Toronto: 14 frequenze settimanali (nella stagione estiva)
In questo modo, spiegano le società coinvolte, si mantiene la pressione competitiva per evitare aumenti dei prezzi, oltre a garantire il livello di connettività per i clienti che rimane lo stesso di prima della fusione.

Il «fiduciario di controllo»

Poi si passa alle questioni più “burocratiche”. Le parti (Mef e Lufthansa) dovranno istituire un “monitoring trustee” per vigilare e garantire l’esatta applicazione degli accordi sottoscritti. I candidati – che dovranno essere retribuiti da italiani e tedeschi – non dovranno avere conflitti di interessi e dovranno avere “sufficiente esperienza” nell’investment banking o nella consulenza.

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18 maggio 2024 (modificato il 18 maggio 2024 | 10:08)

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