Tutte le anomalie degli incentivi auto, dal “boom” del – .

Poco più di otto ore. Questo è stato il tempo intercorso tra l’apertura della piattaforma per gli incentivi alla prenotazione e l’esaurimento dei fondi per le auto elettriche. I 210 milioni di euro complessivi stanziati per questo tipo di vettura sono evaporati. Si può dire, in pratica, che quasi tutti i fondi dedicati ai veicoli elettrici hanno finanziato ordini già “nel cassetto” dei venditori.

A prima vista sembrerebbe un successo clamoroso per i veicoli elettrici in Italia: non è un caso che Motus-E parli di “crescente interesse anche in Italia per la tecnologia elettrica” e di “importanza di costruire politiche di incentivazione con portata più programmatica e orientate al medio termine“. Analoga soddisfazione è espressa dal Centro Studi Promotore che, per bocca del presidente Gian Primo Quagliano, parla di “un successo per la campagna di incentivi del governo a favore delle auto elettriche che, contrariamente a quanto accaduto in passato, ha riscontrato per la prima volta un grande interesse di pubblico“.

Gli incentivi 2024 per le auto elettriche sono già esauriti

In otto ore sono state immatricolate più di 26.000 auto elettriche. Fino a ieri in Italia ne circolavano 240mila

In modo manzoniano, però, ci chiediamo: fu vera gloria? E in attesa che i posteri elaborino la loro ardua sentenza, bisogna tenere conto anche dei tanti dubbi legati a questo boom elettrico. Partendo da un numero: prendendo i 210 milioni di euro dedicati alle auto elettriche, e considerando un incentivo medio di 8.000, si scopre che in poco più di otto ore sono state immatricolate più di 26.000 auto elettriche.

Nei primi cinque mesi del 2024 sono stati immatricolati complessivamente 21.424 veicoli elettrici – lo afferma la stessa Motus-E. L’intero parco elettrico in circolazione in Italia è di poco meno di 240.000 auto. Anche considerando che la stragrande maggioranza degli ordini era già nelle pance dei venditori, in attesa dell’uscita degli incentivi, è realistico pensare che siano state immatricolate più auto elettriche in otto ore che in cinque mesi? O che in otto ore la flotta elettrica circolante in Italia è aumentata di oltre il 10%?

Un’altra considerazione: praticamente nessuno ha utilizzato i fondi per gli incentivi ai veicoli elettrici nel 2023. Basti pensare che i poco più di 200 milioni di euro per l’acquisto di veicoli con emissioni comprese tra 0 e 20 grammi di anidride carbonica per chilometro – cioè elettrici – arrivarono praticamente intatti fino all’anno successivo. Certo, un contributo di 5.000 euro non equivale a un contributo fino a un massimo di 13.750 euro, ma dovremmo dedurne che il prezzo sia quindi l’unico ostacolo all’acquisto di un veicolo elettrico in Italia?

Incentivi auto: i fondi per le auto a benzina e diesel sono già finiti da un mese. Nessuno usava quelli elettrici

Nessuno ha preso i fondi per l’elettricità nel 2022 e nel 2023

I dubbi su questo boom elettrico aumentano di ora in ora: “Non si può trascurare che l’esito è diametralmente opposto alle risposte del mercato agli Ecobonus 2022 e 2023, che avevano lasciato ingenti residui proprio tra le risorse destinate a questa tipologia di veicoli, che ha sempre incontrato forti difficoltà a farsi accettare dagli acquirenti.” scrive Massimo Artusi, presidente di Federauto.

È evidente che fino all’entrata in vigore del nuovo DPCM la capacità di assorbimento nella fascia 0-20 è sempre stata modesta, tanto da evidenziare a pochi giorni dalla entrata in vigore dei nuovi ecobonus. Inoltre, questa tendenza delle vendite di veicoli a basse emissioni è confermata da prove empiriche provenienti dal mercato” continua il dirigente.

Chiediamo che le amministrazioni competenti approfondiscano urgentemente le indagini fenomeno questo che consideriamo assolutamente anomalo e, probabilmente, non in linea con la logica della legge che è quella di favorire i cittadini e le imprese” conclude Artusi.

d3405fa335.jpg

Il 70% degli italiani ne vorrebbe una elettrificata. Ma non lo compra perché costa troppo e ci sono poche stazioni di ricarica

Il mistero dei 178 milioni di euro: mancano e nessuno sa che fine abbiano fatto

E c’è un’altra grande questione legata agli incentivi, questa volta di carattere prettamente economico. Come evidenziato dall’UNRAE, sono stati stanziati 178 milioni di euro in meno del previsto.

Con sorpresa abbiamo scoperto il giorno dell’apertura della piattaforma che non tutti i fondi previsti per le auto erano stati messi a disposizione: mancavano 178,3 milioni. Per fare questo sarà ora necessario emanare uno specifico DPCM, che ci auguriamo possa avvenire al più presto, per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il mercato.” scrive l’Unione nazionale dei rappresentanti degli autoveicoli esteri.

La mancata dotazione è distribuita tra tutte le categorie: restando al tema dei veicoli elettrici, come abbiamo visto Sono stati stanziati 210 milioni di euro invece dei 240 milioni preventivati.

Il Governo e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali su questo mancato stanziamento, ed è difficile pensare, in virtù della lunghissima gestazione, che si tratti di un errore.

Quindi c’è la possibilità che il fondo per l’acquisto dell’energia elettrica venga reintegrato con altri 30 milioni di euro. Possibile anche uno spostamento di risorse: parte di quelle destinate alle ibride plug-in e alle auto a basse emissioni andranno a finanziare l’acquisto di auto elettriche.

0c7ed93be1.jpg

Ecco gli incentivi 2024: fino a 13.750 euro per un’elettrica, bonus anche per l’usato. Molti più soldi per le termiche

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT sì, ci sono anche quelli di Bridgerton 3! – .