“La Francia è pronta ad entrare in guerra con la Russia. Non ci sarà niente di buono” – .

“La Francia è pronta ad entrare in guerra con la Russia. Non ci sarà niente di buono” – .
“La Francia è pronta ad entrare in guerra con la Russia. Non ci sarà niente di buono” – .

Emanuele Macron è diventato per Volare l’immagine dell’Europa più intransigente e guerrafondaia verso Russia. Ed è forse quello che il presidente francese ha voluto, anche per fini elettorali. Dopo le dichiarazioni di giovedì in cui ha annunciato l’invio di aerei da caccia a Kiev e il desiderio di fondare un “Brigata francese” In Ucrainaarriva la risposta da Cremlino per bocca del portavoce Dmitrij Peskov: Macron “dichiara che la Francia è pronta partecipare direttamente al conflitto militari in Ucraina”, sono dichiarazioni “molto, molto provocatorie”, aggravano l’escalation nel continente e non portano a nulla di positivo“.

Le parole del capo dell’Eliseo non trovano sostegno unanime in Europa. E l’Italia è anche tra i Paesi più riluttanti a farsi coinvolgere direttamente nel conflitto. Non è un caso che il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che “Putin sta facendo propaganda elettorale, noi siamo favorevoli al rispetto dell’indipendenza dell’Ucraina ma non invieremo soldati in Ucraina e non invieremo armi in territorio russo. Quello di Macron questa non è la posizione dell’Italia, non dobbiamo seguire nessuno. Bisogna evitare l’escalation. Non siamo in guerra con la Russia. Ci sono le campagne elettorali e Putin cerca di dividere l’Europa che è sostanzialmente unita”.

Chi continua a lanciare l’allarme sulla volontà di Putin di portare la guerra nel cuore dell’Europa, nonostante l’ennesima smentita del presidente russo e anche del segretario della NATO, Jens Stoltenberge ovviamente Volodymyr Zelenskij quello dalle celebrazioni di D-Day in Normandia mira a portare a casa quanti più accordi favorevoli possibili per continuare la resistenza all’avanzata russa. “L’Europa non è più un continente di pace – ha detto – Quello che sta accadendo oggi all’Ucraina potrebbe accadere ad altri paesi domani“. E ha poi ringraziato la Francia “per essere al nostro fianco per difendere la vita”. Il conflitto nel suo Paese, ha aggiunto poche ore prima che la Commissione europea rendesse ufficiale all’ultimo minuto che Kiev e Chisinau rispettare gli standard richiesti per l’adesione all’Ue, è un punto di svolta per la sicurezza e il futuro dell’intero continente: “È in Ucraina che si trova la chiave per la sicurezza di tutta l’Europa. La frontiera orientale della NATO non può essere interrotta da una zona grigia al di fuori dell’alleanza”. Zelenskyj ha poi garantito che “senza il controllo dell’Ucraina, la Russia rimarrà un normale Stato nazionale e non uno Stato nazionale impero coloniale alla continua ricerca di nuovi territori”.

 
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