i più richiesti, tempi di attesa e strategie di miglioramento – .

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Liste d’attesa per prenotazioni di visite ed esami diagnostici, prestazioni specialistiche ambulatoriali più rapide e interventi chirurgici a bassa intensità, contratti meglio retribuiti e ore di straordinario sia per medici che infermieri. COME? Attraverso i trenta milioni di euro che la Regione Emilia-Romagna investe nella sanità pubblica (Piano P abbreviare i tempi). Di questi, oltre 7 milioni sono stati destinati alla città di Bologna: Ospedale Maggiore (ASL), Policlinico Sant’Orsola E Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR).

Qualche passo avanti, come spiega il direttore sanitario dell’Usl di Bologna Andrea Longanesi, sono già stati fatti e i numeri lo confermano (già da aprile/maggio) visti gli incrementi delle visite specialistiche rispetto allo scorso anno. Altri provvedimenti sono attesi entro la fine dell’anno e tra le azioni a breve termine ci sono l’incremento dell’offerta anche attraverso il coinvolgimento dei privati ​​accreditati, agende aperte e nuovi elenchi per la registrazione delle domande pendenti, con smaltimento in ordine di tempo. E i numeri sembrano confermare un cambiamento in atto.

I servizi più richiesti e quelli più “lenti”: cosa è cambiato in due mesi

La tabella sottostante riporta la tipologia di visita, il numero di appuntamenti richiesti ed i tempi di attesa in percentuale, con i colori dal giallo al rosso che indicano le criticità maggiori. In particolare (ecco come leggere la tabella): per i tempi di attesa, le percentuali indicano quanti pazienti hanno ottenuto la prestazione nei tempi previsti in base alla prescrizione. Cioè: nel 2024 l’83% ha avuto la prestazione nei tempi della priorità indicata nella ricetta. Le priorità che il medico indica nella prescrizione sono: Urgenti da dispensare entro 48 ore; B breve da erogare entro 10 giorni D differibile da erogare entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per la diagnostica; P previsto da pagare entro 120 giorni. Le due colonne mettono a confronto i primi mesi dell’anno (gennaio-febbraio-marzo) e quelli più recenti (aprile-maggio).

Tabella Aziende USL di Bologna:

(I tempi di attesa TDA Ausl+PA sono nella tabella)

Tabella Aziende USL di Imola:

Abbiamo provato a prenotare le visite mediche: impossibile

Quali sono i servizi, le visite e gli esami che vi creano maggiori difficoltà a causa della quantità di richieste?

«Sono soprattutto nei settori dell’oftalmologia, dell’ortopedia, della cardiologia, della ginecologia, dell’otorinolaringoiatria… insomma sono quelli dove normalmente sono presenti più patologie croniche, dove i pazienti hanno maggiore bisogno di servizi specializzati. Ma stiamo già confrontando il mese di aprile con questo “Con il mese di aprile dello scorso anno abbiamo fatto un incremento dell’11%, quindi siamo già vicini a quel 15% che è la nostra previsione di raggiungere e raggiungere entro quest’anno”.

Le cose sembrano dunque migliorare, ma resta il tema della fuga dei camici bianchi all’estero. È un fenomeno di cui si parla da tempo, il nostro Paese riuscirà ad essere competitivo (in termini di salari e turni)?

“Confermo: il problema esiste. E i numeri che leggiamo nelle buste paga italiane (nel settore sanitario, ma anche in tutti gli altri) sono generalmente tra i più bassi. Attraverso questo fondo regionale, però, stiamo già facendo dei piccoli passi avanti e per esempio abbiamo investito 2 milioni e mezzo in contratti a tempo determinato, oltre 3 milioni per le ore in più da svolgere da parte del personale (che essere pagati di più) e poi ci sarà la spinta del settore privato accreditato”.

Tre azioni principali in campo

“Lo scenario delle liste d’attesa vede questa importante iniziativa della Regione che ha stanziato finanziamenti per 30 milioni di cui 7 milioni 500mila destinati alla nostra azienda – spiega Longanesi – Con questi fondi abbiamo realizzato tre azioni. Uno rivolto ai nostri dipendenti con un piano assumere che porterà nuovi medici, infermieri e tecnici; una competizione con il privato accreditato che contribuisce alla riduzione delle liste di attesa ed infine arorganizzazione della presa in carico dei pazienti. Attraverso queste operazioni incrementiamo la produzione e prevediamo un aumento del 15% sia delle visite che della diagnostica. Attività che svolgiamo in sinergia con Sant’Orsola e Rizzoli”.

(Produzione totale 2024 AUSL (pubblica + PA), AOSP, IOR)

Agenda e cura del paziente: lavorare al “25° mese”

Abbiamo chiesto al direttore sanitario dell’ASL Bologna cosa cambierà nella gestione delle diari e nei CUP: “I pazienti normalmente si rivolgeranno al CUP come hanno sempre fatto e troveranno, a differenza di prima, diari sempre aperti (24 mesi). che scorrono e quindi ogni mese si apre il ‘venticinquesimo mese’. Se non vengono rispettati i tempi previsti dalla prescrizione (ordinaria o urgente) che devono invece corrispondere (30 giorni per la visita ordinaria e 60 per la diagnostica) allora vieni preso in carico e inserito in una pre-lista con una proposta di calendario che invece è nei tempi”.

Investimento economico ASL

(Investimenti economici – AUSL Bologna (Pubblico e PA), AOSP, IOR)

 
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