due fratelli uccisi a Orta di Atella. Sono Marco e Claudio Marrandino di Cesa – .

Caserta, 15 giugno 2024 – Doppio omicidio intorno alle 14:00 Orta di Atella, nel casertano. Le vittime sono due fratelli Marco e Claudio Marrandino, di 39 e 29 anni, originario di Cesa, trovato senza vita all’uscita dell’Asse Mediano, sulla strada che da Succivo porta ad Orta, in località Astragata. Erano volti noti della zona: il maggiore, avvocato, era stato ex presidente del consiglio comunale di Cesa, il più giovane era un imprenditore edile. Claudio Marrandino è stato colpito da colpi di arma da fuoco all’interno dell’abitacolo di uno BMW bianca, probabilmente Marco è stato colpito mentre cercava di scappare. I corpi ritrovati distesi in una pozza di sangue, uno nel Suv, l’altro sull’asfalto a poche decine di metri di distanza, sono stati rinvenuti da una pattuglia della polizia che passava nella zona e pare abbia sentito gli spari.

Gli investigatori sul luogo dell’omicidio a Succivo,

Il sospetto

Poche ore dopo i militari della compagnia di Marcianise hanno è stato arrestato un uomo di 53 anni, di professione operaio, sospettato di essere l’autore del duplice omicidio. Secondo le informazioni raccolte, i militari giunti sul luogo del delitto avrebbero fatto in tempo a vederlo fuggire.

I tre sono stati visti litigare in mezzo alla strada – i due fratelli in macchina, l’operaio a piedi dopo aver lasciato la sua poco più in là – finché quest’ultimo non ha tirato fuori una pistola, uccidendo i Marrandino. Gli inquirenti tendono ad escludere l’ipotesi di a Agguato camorristico. Le vittime non avevano precedenti penali e le loro famiglie non avevano legami con i clan della zona. Il lavoratore aveva anche precedenti penali.

Il mistero della disputa

Se c’è stata una discussione, non è chiaro di cosa si trattasse motivo. Un’ipotesi è che ci fossero loro dietro il delitto controversie economiche. Ma gli inquirenti devono ancora farsi un’idea chiara e procedono ascoltando le testimonianze di persone vicine alle vittime. Pertanto nessuna pista è esclusa.

Il duplice omicidio è avvenuto poche ore dopoarresto Di Emanuele Libero Schiavone, figlio del pentito capoclan Francesco. Nei giorni precedenti si erano susseguiti episodi di violenza nel casertano, con decine di colpi di arma da fuoco sparati, anche contro l’abitazione della famiglia Schiavone a Casal di Principe.

Cesa sotto choc: “Due bravi ragazzi”

I cittadini di Cesa sono sconvolti dall’omicidio dei loro due concittadini. In paese si conoscono tutti o quasi. “Non avete ucciso solo loro ma tutta la nostra comunità – è uno dei messaggi apparsi sulla pagina Facebook ‘Sei di Cesa se..’ – Marco e Claudio sono ragazzi stimati, amati e amici di tutti. Giustizia per loro”. “Avevo conosciuto Marco – è un altro commento – era sicuramente un bravo ragazzo. È qualcosa di inspiegabile”.

 
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