un’astensione e due no – .

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Il Consiglio europeo ha votato a Bruxelles, approvando il tris di nomi proposto dalla maggioranzaPPE-PSE-Liberali, per le posizioni di vertice dell’UE nel 2024-29: Ursula von der Leyen presidente della Commissione (secondo mandato), Antonio Costa presidente del Consiglio europeo, Kaja Kallas alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri. Il premier Giorgia Meloni ha votato contro Costa e Kallas, mentre si è astenuta su von der Leyen.

La posizione dell’Italia

Nel contesto del voto, il governo italiano, spiegano fonti di Palazzo Chigi, “ha ribadito la propria contrarietà al metodo seguito nella scelta dai negoziatori Ppe, S&D e Renew esprimendo voto contrario alle candidature a presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e ad alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas”.

Quanto alla nomina di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea, “è stato deciso un voto di astensione nel rispetto delle diverse valutazioni tra i partiti della maggioranza di governo, e in attesa di conoscere le linee programmatiche e aprire una trattativa sul ruolo dell’Italia”, sottolineano le stesse fonti.

Il messaggio di Meloni

La proposta formulata dai Popolari, Socialisti e Liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nella sostanza. Ho deciso di non sostenerla per rispetto dei cittadini e delle indicazioni che quei cittadini hanno dato con le elezioni. Continuiamo a lavorare per dare finalmente all’Italia il peso che merita in Europa”, le parole della Meloni sui social.

“Come ho annunciato in Parlamento, non ho sostenuto questa proposta. La considero un grave errore e una mancanza di rispetto verso i cittadini europei e il voto espresso dai cittadini. Penso che la proposta formulata dai Popolari, dai Socialisti e dai Liberali fosse sbagliata nella sostanza e nel metodo. Nella sostanza perché non era stata neanche vagamente anticipata da una discussione sul mandato da dare” a chi ricopre posizioni di vertice nell’Ue e nel metodo “perché la logica che si è voluta imporre è quella di una logica maggioranza-opposizione che non ha senso”, ha detto il premier dopo il Consiglio. “Il problema non è Ursula von der Leyen ma quali politiche intendete perseguire?Come per gli altri nomi che sono stati menzionati, non abbiamo risposte

“Se fosse come si dice, che se non sei d’accordo con alcune decisioni qualcuno te la farà pagare, penso che se fosse così sarebbe vergognoso. Escludo che sia così”, ha aggiunto.

Penso che l’Italia debba affermare il suo ruolo, il suo peso e l’indicazione dei suoi cittadini. L’Italia – ha assicurato Meloni – avrà ciò che merita, non per le simpatie espresse dal governo. È una necessità per l’Europa lavorare bene con l’Italia. Mi sono guadagnato il rispetto dei miei colleghi perché sono abituato a dire le cose come le penso. Penso che si sia decisamente meno isolati quando si ha la capacità di esercitare la leadership. Penso che questo sia il ruolo che l’Italia merita.. Penso che il ruolo dell’Italia non sia quello di aspettare quello che fanno gli altri e seguirne l’esempio. Sono sempre stato convinto che la leadership stia nel fatto che qualcuno si renda conto che esisti”.

Le nomination

Il primo ad annunciare la nomina dei leader è stato il presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, che in una nota “sottolinea, in particolare, la decisione del Consiglio europeo di eleggere come prossimo presidente António Costa, un magnifico decisione per l’Europa e anche per il Portogallo”. Il presidente uscente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato via social che l’organismo “propone Ursula von der Leyen come candidata alla presidenza della Commissione europea” per il 2024-29. Il primo ministro estone Kallas è “onorato – ha scritto sui social – di essere nominato candidato all’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza. La tua fiducia significa molto. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per garantire che l’Europa sia un partner globale efficace per mantenere i nostri cittadini liberi, sicuri e prosperi”.

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