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Dazi sulle auto elettriche cinesi, la posizione della Germania: – .

Dopo l’imposizione di dazi provvisori sulle importazioni di veicoli elettrici di fabbricazione cinese, la Germania ha fatto sentire la sua opposizione. Incoraggiati anche dai loro principali produttori, timorosi di possibili ritorsioni cinesi, i politici tedeschi hanno sempre mantenuto un atteggiamento contrario ad una possibile guerra commerciale con il colosso asiatico. Oggi è arrivata la proposta del cancelliere Olaf Scholz: sì alle tariffe incrociate sulle importazioni di automobili, ma non superiori al 15%.

Il capo del governo federale tedesco ha chiesto l’apertura dei negoziati all’interno dell’Unione europea. L’obiettivo è evitare l’escalation del conflitto commerciale con la Cina e secondo il portale tedesco Handelsblatt avrebbe già una proposta da mettere sul tavolo.

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In pratica si tratterebbe di uniformare i dazi doganali allo stesso livello: L’Europa aumenterebbe i dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina dall’attuale 10% al 15%, mentre la nazione asiatica manterrebbe l’attuale tassa del 15% sulle importazioni di auto europee di grossa cilindrata. Senza alcun aumento. E cancellando, da parte europea, i dazi provvisori recentemente approvati.

Scholz è preoccupato per la risposta cinese, che potrebbe concretizzarsi in un forte aumento dei dazi sulle auto di grossa cilindrata prodotte in Europa. Sarebbe un duro colpo per produttori come Mercedes, BMW o Audi, che ora vedono nella Cina il loro mercato di riferimento.

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La Commissione europea non si arrende

Le prime reazioni alla proposta di Scholz si registrano già e non sono positive.

Lo ha infatti annunciato la Commissione Europea Il Primo Ministro tedesco non è un’opzione sul tavoloL’idea di allineare le tariffe delle auto, secondo Bruxelles, non risolverebbe il problema di fondo. Ovvero la distorsione sul mercato creata, secondo la presidente della Commissione europea von der Leyen, dall’invasione di auto elettriche cinesi particolarmente economiche. Il cui prezzo è mantenuto artificialmente basso dagli enormi sussidi statali concessi dal governo cinese ai produttori con sede in Cina.

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A questo proposito, tutto sembra ormai pronto per la conferma di von der Leyen a capo della Commissione europea. Nonostante l’astensione dell’Italia, von der Leyen ha ricevuto il via libera del Consiglio europeo per un nuovo mandato. La decisione deve ora essere ratificata dal Parlamento europeo.

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Approvato definitivamente il divieto di vendita di auto a benzina e diesel dal 2035

Il più che probabile bis di von Der Leyen si traduce, nel settore automobilistico, con conferma delle politiche portate avanti dalla Commissione negli ultimi anni. Oltre alla linea dura contro le auto elettriche prodotte in Cina, è quindi difficile immaginare modifiche al piano per fermare la vendita delle auto a combustione interna nel 2035.

 
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