Bagnaia su un altro livello: record infranto e irraggiungibile per chiunque
(Paolo Lorenzi) «Pecco oggi è di un altro livello, il suo tempo è incredibile…». Jorge Martin ha fatto bella figura in una qualifica in cui ha dato il massimo, mettendo in mostra la sua velocità esplosiva, ma non è bastato per battere Bagnaia in forma spettacolare.
Il campione Ducati, già in palla da venerdì, l’ha letteralmente fatto ha infranto il record stabilito da lui stesso il giorno prima, poi aggiustato al primo giro della Q2 e infine demolito al secondo tentativo. Al limite del possibile. Poi Pecco è rientrato ai box, osservando perplesso i suoi avversari che si rincorrevano in pista e aspettando nella speranza che qualcuno tirasse il gruppo. Scene viste solo in Moto3. Solo Martin sembrava in grado di eguagliare il tempo stellare del numero uno; A metà del suo terzo tentativo, lo spagnolo era arrivato a pochi millesimi da Bagnaia, ma sul traguardo ha pagato un ritardo di 81 millesimi, un soffio.
Battere Bagnaia, che non conquistava la pole da 9 gare, è stato francamente molto difficile per chiunque oggi. Poche ore prima gara Sprint Comunque è un bel modo di presentarsi. Se Martin sembrava in difficoltà venerdì, dopo una giornata ha ritrovato la fiducia necessaria per giocarsi le sue carte nello Sprint e in gara domenica. Dietro i due campioni Ducati compaiono ie l’Aprilia di Vinales, terzo, ed Espargaro, quinto con delusione. Il “capitano” di Noale ha subito una spinta esagerata da parte di Marquez che cercava di entrare nella scia di Vinales, finendo poi nella ghiaia e rovinando così anche il giro di Aleix. Gesti e imprecazioni sotto il casco dello spagnolo, che in passato ha dovuto spesso criticare il comportamento del connazionale in qualifica. Marc, rimasto a bordo pista per scrollarsi di dosso la ghiaia di Assen, partirà settimo, tre posizioni dietro al fratello Alex, ancora oggi migliore di lui. Davanti scatterà anche il pilota della Gresini Fabio Di Giannantonio che dopo aver superato insieme lo scoglio della Q1 Pedro Acosta (allora decimo) ha sfruttato la scia di Bagnaia, guadagnando subito la prima fila, per poi risalire fino al sesto posto.
