Chieti, 1° luglio 2024 – Sì della Giunta al piano tariffario e al regolamento TARI. Il Comune potrà ora procedere alla definizione dei ruoli. , nel frattempo l’Amministrazione informa che tutte le comunicazioni in materia di IMU e TARI relative a denunce iniziali, variazioni e cessazioni dovranno, allo stato, essere indirizzate al Comune tramite posta elettronica certificata: [email protected] oppure deve essere consegnata a mano presso la sede centrale del Comune, in Corso Marrucino 81, presso lo sportello del protocollo, situato al piano terra. Per la TARI è disponibile anche la seguente email: [email protected].
“Con largo anticipo rispetto alla proroga governativa che ha portato al 20 luglio la scadenza per la determinazione delle tariffe e con grande senso di responsabilità per le condizioni economiche dell’Autorità in questo difficile momento storico, siamo riusciti a varare il piano e a contenere le rimodulazioni – così il sindaco Diego Ferrara con gli assessori all’Ambiente e al Fisco Chiara Zappalorto e Tiziana Della Penna -. Nonostante la chiusura della discarica di Casoni e la necessità di smaltire altrove e nonostante le nuove disposizioni dell’ARERA, siamo riusciti a contenere le tariffe che non impatteranno in modo significativo sulla comunità. Chieti è infatti il capoluogo che resta il più basso sulle rimodulazioni delle tariffe, necessarie anche a fronte della condizione di insolvenza dell’Autorità e perché consapevoli delle difficoltà delle famiglie. Ora, con la riattivazione della funzione di raccolta che procederà rapidamente dagli uffici, siamo pronti a compiere ulteriori passi: la normativa sui rifiuti deve essere modernizzata e aggiornata, per tutelare ulteriormente le utenze domestiche, così come le piccole e medie utenze non domestiche. Anche questa è un’iniziativa che vogliamo portare avanti rapidamente, per far sì che ciò accada siamo pronti a proporre come Giunta la modifica delle attuali norme comunali. La moratoria sulle grandi utenze a cui stiamo lavorando da tempo, attraverso la proposta di una giusta modifica del regolamento in modo da differenziare le norme a seconda dei soggetti, deve essere fatta al più presto. Si tratta di migliorie che non vogliono avere natura impositiva, ma correggere comportamenti scorretti e che generano costi sociali diffusi sul servizio che non è giusto che tutti gli utenti paghino”.
