Il film che Francis Ford Coppola progettava da decenni è pronto – .

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C’è stata una prima proiezione privata di Megalopoliil nuovo film di Francis Ford Coppola, uno dei più grandi registi di tutti i tempi, autore tra gli altri di Apocalisse ora, La conversazione e specialmente Il Padrino. Quella di Megalopoli si tratta di un progetto misterioso ma di cui si parla da anni tra appassionati e addetti ai lavori, perché Coppola ha cominciato a pensarlo e a scriverlo negli anni ’80, ma nonostante vari tentativi non è riuscito a realizzarlo fino a poco tempo fa.

Coppola non realizza un film dal 2011, quando è uscito D’altra parte, accolto tiepidamente dalla critica e poco ricordato, come lo erano i suoi due film precedenti. Ma sebbene i lavori successivi di Coppola fossero relativamente trascurabili, Megalopoli è attesissimo, perché sappiamo quanto ci tiene il regista: ha investito lui stesso i 120 milioni di dollari del budget, in uno degli autofinanziamenti più sorprendenti e audaci della storia del cinema. Anche il cast del film contribuisce a creare grandi aspettative: comprende, tra gli altri, Adam Driver, Nathalie Emmanuel, Giancarlo Esposito, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf e Dustin Hoffman. La data di uscita del film non è stata ancora annunciata.

In Megalopoli Coppola si è cimentato in un genere che non aveva mai provato prima, ovvero la fantascienza distopica. Il film è incentrato su uno scontro di prospettive, quella progressista di Cesar (Adam Driver), un estroso architetto che ha in mente un piano futuristico per far ripartire la città di New York, devastata anni prima da una catastrofe, e quella conservatrice del il sindaco Frank Cicero (Giancarlo Esposito), che vorrebbe invece ricostruire la città con metodi più tradizionali.

Coppola ha detto di aver concepito Megalopoli come una sorta di versione futuristica del La cospirazione di Catilina, con il sindaco di New York che interpreta Cicerone. Aveva in mente di realizzare Megalopoli già negli anni ’80, ma inizialmente dovette accantonare il progetto perché non riuscì a trovare i fondi per realizzare il film. Alla fine ha deciso di finanziarsi lui stesso, utilizzando anche il ricavato ottenuto dalla vendita di una delle sue aziende vinicole. Nel 2007 dichiarò anche di aver accettato di dirigere Dracula di Bram Stoker giusto per iniziare a mettere da parte i fondi necessari per la realizzazione dell’ Megalopoli. Insomma, è il film che avrebbe sempre voluto dirigere, ma che per vari motivi è stato continuamente rimandato, un po’ come è successo a Terry Gilliam con Don Chisciotte.

I critici che hanno visto Megalopoli all’anteprima ne hanno parlato in modo perlopiù entusiasta. Ad esempio, il giornalista di Scadenza Mike Fleming ha scritto che il film è “un racconto epico e altamente visivo che viene riprodotto perfettamente su uno schermo IMAX” e che è “pieno di idee che fondono il passato con il futuro”.

Fleming si è detto stupito dal ritmo che Coppola ha dato al film, che dura due ore e tredici minuti. Secondo Fleming Megalopoli è un film che parla della fede di Coppola nel futuro, nel progresso scientifico e nell’ingegno umano.

A gennaio dello scorso anno si parlava di Megalopoli soprattutto a causa dei dissapori tra Coppola e alcune delle persone coinvolte nella realizzazione del film, come raccontano alcune fonti anonime intervistate daHollywood Reporter. Coppola aveva licenziato la scenografa Beth Mickle, il direttore artistico David Scott e il team responsabile degli effetti visivi, guidato da Mark Russell, uno dei più importanti professionisti del settore, che aveva lavorato su film di grande successo come Il lupo di Wall Street.

L’Hollywood Reporter aveva scritto che le tensioni erano dovute soprattutto al fatto che i fondi che Coppola aveva messo a disposizione per il film, circa 120 milioni di dollari, non erano sufficienti a coprire le spese di produzione. Dato che Hollywood Reporter trattandosi di un autorevole quotidiano di settore e con ottime fonti, è probabile che ci sia stata qualche vera tensione. Coppola, però, ha sempre smentito queste voci.

 
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