Tutto questo Taylor Swift rischia di stancare anche i fan di Taylor Swift – The Post – .

Tutto questo Taylor Swift rischia di stancare anche i fan di Taylor Swift – The Post – .
Descriptive text here

L’ultimo album della pop star più famosa e attiva del pianeta sta avendo il solito enorme successo, ma sembra ancora che qualcosa sia andato storto

Il Dipartimento dei Poeti TorturatiL’undicesimo album in studio di Taylor Swift ha battuto il record di streaming in un solo giorno https://twitter.com/spotify/status/1781444540999831575 E https://twitter.com/AppleMusic/status/1781474840110915892?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1781474840110915892%7Ctwgr%5E35332bf5f90ed6dcc09ce59b913dd9ec97e4482a%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.billboard.com%2Flists%2Ftaylor-swift-tortured-poets-department-records-broken%2F e quello del maggior numero di dischi in vinile venduti in una settimana. Erano risultati prevedibili, perché l’uscita dell’album di Swift è probabilmente la cosa più grande che possa accadere nell’industria discografica in questo momento: è di gran lunga la pop star più famosa al mondo e ha una comunità di fan molto ampia e fedele (i così- chiamato rapide), disposto a spendere cifre considerevoli per seguirla in tutti i suoi concerti e a dedicare molto tempo a seguire la sua vita privata.

Tuttavia, se gran parte dei fan di Swift hanno accolto l’album con il consueto grande entusiasmo, contrariamente a quanto accaduto di recente, una notevole quantità di dubbi e perplessità sono circolate anche riguardo Il Dipartimento dei Poeti Torturati. Non solo da parte della critica, che ha dato all’album recensioni piuttosto severe, ma a quanto pare anche tra gli altri https://twitter.com/nicholasrhutch/status/1781382910756491404?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1781382910756491404%7Ctwgr%5Ec5c98dbef57ab1eb9aafe02325ec9be8607378fd%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.nytimes.com%2F2024%2F04%2F22%2Farts%2Fmusic%2Ftaylor-swift-album-fatigue.htmlche sembra essere rimasto un po’ deluso dall’album e per ragioni per certi versi simili a quelle che hanno motivato le critiche della stampa.

La maggior parte delle recensioni negative, infatti, descrivevano l’album come realizzato troppo in fretta e incentrato sui soliti cliché delle canzoni di Swift, soprattutto su un’autoreferenzialità piuttosto ostentata. Non è niente di nuovo. La predilezione per l’autobiografia ha sempre caratterizzato i dischi della Swift: nella quasi totalità dei casi le sue canzoni sono concepite come brevi racconti personali, ricchi di metafore e riferimenti molto specifici su cui i fan amano costruire teorie, che di solito sono tentativi di risposta alla domanda “chi sei? parlare di?”. Secondo molti addetti ai lavori, però, in Il Dipartimento dei Poeti Torturati Swift avrebbe riproposto questa formula in maniera più ostentata e ripetitiva del solito.

Alcune revisioni hanno sottolineato che, in un certo senso, Il Dipartimento dei Poeti Torturati non poteva che trattarsi di un album piatto e prevedibile sotto molti aspetti, visto che è stato realizzato in un periodo molto impegnativo per Swift, che lavora a ritmo serrato da almeno cinque anni. IL New York Times ha coniato anche un’espressione specifica per provare a descrivere da un lato quanto Swift sia stata assorbita dai suoi impegni in questi anni, e dall’altro quanto l’enorme mole dell’offerta che ha messo a disposizione dei fan tra concerti, edizioni speciali , film e gadget di ogni tipo rischiano di diventare stucchevoli: «la fatica di Taylor Swift».

Dal 2019 ad oggi Swift ha pubblicato cinque album di inediti (Sempre, Folclore, Amante, Mezzanottee precisamente Il Dipartimento dei Poeti Torturati), registrò ex novo quattro dei suoi primi sei album (i cui diritti erano stati acquistati cinque anni fa dal controverso music manager Scooter Braun) e organizzò l’Eras ​​Tour, una serie di 151 concerti in giro per il mondo, spettacoli della durata di almeno tre ore.

Tutti questi impegni rendono più difficile non solo realizzare un buon disco, ma anche prendersi il tempo necessario per sviluppare idee diverse dal solito e trovare qualcosa di significativo da raccontare. Ad esempio, i giornalisti musicali Matt Stevens e Shivani Gonzalez hanno scritto che, probabilmente, Il Dipartimento dei Poeti Torturati È un disco che ha sofferto della “stanchezza” di Swift e dei suoi continui sforzi per dominare il mercato musicale attraverso l’uscita ravvicinata di nuovi album (Mezzanotte è uscito solo 18 mesi fa), tournée e attività collaterali (come il film Eras Tour e le decine di video musicali che ha diretto negli ultimi anni) hanno finito per incidere sulla qualità della sua musica.

Il giornalista di Fiera della Vanità Chris Murphy: “È quasi come se si stesse producendo troppo, troppo in fretta, nel tentativo sfacciato di saturare completamente e dominare un mercato invece di avere qualcosa di importante o anche solo parzialmente interessante da dire”, ha scritto in un https://twitter.com/christress/status/1781178574466142608 su Twitter (X) dando le sue impressioni sull’album.

– Leggi anche: Come ha fatto Taylor Swift ad avere tutto questo successo?

Un’altra critica, arrivata anche da alcuni fan, riguardava la grande attenzione che Swift ha dedicato alla promozione di Il Dipartimento dei Poeti Torturaticome la scelta di pubblicarlo in diverse edizioni, come CD, vinile e “Phantom Clear Vinyl (un’edizione speciale con copertina rigida come un libro, e con una bonus track, “The Manuscript”) solo per massimizzare i profitti e battere nuovi record di vendite.

L’altra obiezione sollevata da molti esperti è la tendenza di Swift a scrivere canzoni che parlano ossessivamente della sua vita privata: del suo rapporto con il successo, della sua infanzia, delle aspettative dei suoi fan e, soprattutto, delle sue storie d’amore. “finite male”, come quelle con Matty Healy, frontman del gruppo rock britannico 1975, e con l’attore britannico Joe Alwyn. Una tendenza che però, secondo diversi critici, in Il Dipartimento dei Poeti Torturati è enfatizzato all’estremo.

Mark Richardson ha scritto a proposito di giornale di Wall Street che l’album è un “racconto loquace” dei suoi drammi personali, e che musicalmente rappresenta un passo indietro rispetto agli album precedenti. Infatti, anche se Swift ha «costruito il suo marchio sull’autoreferenzialità, fin dall’inizio della sua carriera», in passato i suoi lavori si erano distinti per una grande attenzione alle melodie e ai ritornelli orecchiabili, elementi che secondo Richardson in Il Dipartimento dei Poeti Torturati scarseggiano.

Anche Anthony Fantano, un famosissimo YouTuber americano che recensisce le nuove uscite pop, rock e hip hop in modo esilarante e talvolta provocatorio, ha fatto una panoramica dell’album. “Non è certo la prima volta che Swift interpreta la donna rifiutata, affranta e distrutta, ma eccoci di nuovo qui: beve da quel pozzo più affamata che mai, come un cammello disidratato”, ha detto nella sua recensione video. Fantano ha notato anche una certa pigrizia da parte dei due produttori, Jack Antonoff e Aaron Dessner, che a suo avviso avrebbero realizzato un album meno compatto e appiattito su un synth pop ormai antiquato e artificiale.

Secondo i critici musicali di New York Times Lindsay Zoladz, Il Dipartimento dei Poeti Torturati non funziona a causa del modo noioso e prolisso in cui è scritto. Le due parti che compongono l’edizione Antologia dell’album (quello completo, insomma) contengono complessivamente 31 brani e durano più di due ore: un’eternità, considerando anche l’attuale capacità di attenzione degli ascoltatori. I testi spesso ritornano sugli stessi temi e “man mano che l’album procede, la scrittura di Swift comincia a sembrare sfrenata, imprecisa e inutilmente prolissa”, ha scritto Zoladz, che ha detto che l’album potrebbe aver bisogno di un editor (e quindi di una persona assunta per abbreviare notevolmente i testi).

– Leggi anche: Nel titolo del nuovo album di Taylor Swift manca l’apostrofo?

Tutte queste critiche in alcuni dei principali media americani sono piuttosto significative, dato che sono critiche corrente principale negli Stati Uniti spesso si tende a trascurare le novità che arrivano dal pop, soprattutto quando sono create da pop star di grandissimo seguito come Swift. Una delle critiche più severe, ripresa da diversi giornali negli ultimi giorni, è stata quella di Incolla rivista, che ha deciso di firmarlo a nome di tutta la redazione per non esporre il critico che lo ha scritto alla reazione dei fan più radicali di Swift.

In sintesi, secondo Incolla rivista l’album sarebbe caratterizzato da una scrittura banale e poco credibile, soprattutto perché Swift, un miliardario con uno stile di vita molto esclusivo e inaccessibile ai più, cerca di assumere il punto di vista di un fan comune, risultando inevitabilmente artificiale.

Sull’Atlantico Spencer Kornhaber ha scritto che l’album non è perfetto, che soffre della grande velocità con cui è stato realizzato e che ha indubbiamente problemi di “controllo qualità”, nel senso che alterna lunghi momenti di “noiosa confusione” a “lampi di Magia “. Tuttavia, secondo Kornhaber, Swift, Antonoff e Dessner potrebbero aver strutturato l’album in questo modo consapevolmente, per “trasmettere la noia che apparentemente provava nella sua precedente relazione, con un uomo che non le aveva mai dato tutto l’affetto di cui aveva bisogno” (Healy o Alwyn, appunto).

C’è anche chi ha difeso il lavoro di Swift, sottolineando come le recensioni più critiche siano state pubblicate poche ore dopo l’uscita dell’album, senza ascoltarlo più volte e prendendosi il giusto tempo per analizzarlo a dovere. Questa è, ad esempio, l’opinione del giornalista di Bloomberg Jessica Karl, secondo la quale un disco contenente 31 canzoni non può essere “digerito e compreso” così velocemente, e molte recensioni negative sono viziate da preconcetti o antipatie precedenti.

Continua sul Post

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Rosy Chin, l’ex Gieffina furioso con lei: “Faremo azioni legali”