C’è anche don Maurizio Patriciello tra gli obiettivi del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che nella sua consueta diretta su Facebook ha scherzato sui partecipanti al convegno sul premiership organizzato da Palazzo Chigi con la presenza di Giorgia Meloni. Tra le personalità presenti all’evento, infatti, c’erano cantanti e attori e poi il parroco di Caivano, da sempre impegnato in prima linea contro la camorra. Nel suo intervento De Luca scherza sui “noti costituzionalisti” presenti tra cui “ho notato che c’era anche Pupo, Iva Zanicchi e… un prete del nostro territorio, detto Pippo Baudo della zona Nord di Napoli. ascoltate il progetto costituzionale, con relativi botti. Sono momenti davvero imperdibili”.
La risposta di don Patriciello
È stato don Patriciello a rispondere direttamente sui social, dicendosi “addolorato” rivolgendosi a “fratello Vincendo De Luca” al quale rinuncia a “rispondere a tono”, anche perché “non ne sarei capace e non mi Non penso di avere il diritto di farlo”. ». E poi aggiunge: «Che senso avrebbe? Le ferite devono essere lenite, non causate. Penso però, in tutta coscienza, di non meritare gli insulti del tutto gratuiti del presidente della mia Regione”. Del resto, spiega il sacerdote, sono abituato da tempo «alle offese e alle minacce, nascoste e non. Non è un caso che vivo sotto scorta da due anni. Una cosa però è quando vengono dalla camorra, un’altra cosa invece quando una come lei ti pugnala a tradimento. Lei non fa nulla. Offro anche questa mortificazione al Signore. Sono sacerdote, non dimentico mai che “se il chicco di grano caduto in terra non muore, non nascerà la spiga”. Saluti, Presidente. Penso che da domani bulli e camorristi cominceranno a prendermi in giro gridando alle mie spalle: “Passa Pippo Baudo”. Dio benedica lei, la sua famiglia, la regione che amiamo”.